Alternative Metal

Tool: Adam Jones, nessuna pressione, ma ero ansioso perché credevo che i fan incolpassero Maynard

Di Orso Comellini - 13 Agosto 2019 - 8:45
Tool: Adam Jones, nessuna pressione, ma ero ansioso perché credevo che i fan incolpassero Maynard

Su Revolver troviamo una lunga e interessante intervista al chitarrista dei Tool, Adam Jones, della quale vi riportiamo alcuni passaggi:

Cosa puoi dirci riguardo al titolo dell’album, “Fear Inoculum”?

Ha a che fare anche con il fatto di diventare vecchi. Cose del tipo: finirò per indossare i calzini con i sandali, ma non me ne frega un cazzo di quello che la gente penserà, penserò solo alla comodità (ride, ndr). Riguarda tutte le piccole cose della vita. Tutte le scelte che sono importanti per te nella vita che ti fanno andare avanti e ti fanno crescere. C’è anche un che di Dune di Frank Herbert, perché mi intriga. Sono molto eccitato per questo nuovo disco. Le canzoni sono molto lunghe, ma sono come dei movimenti. Come se ci fossero due o tre canzoni in una, che si intrecciano e scorrono. 

E’ passato molto tempo dall’ultimo album. In che modo ti hanno influenzato tutti questi anni passati mentre i fan ti chiedevano quando sarebbe uscito il nuovo disco?

Grazie per non aver ribadito che ci sono voluti 12 anni (ride, ndr), comunque sì, ci è voluto un bel po’. Tuttavia non ho mai sentito la pressione, ma ero ansioso perché credevo che i fan incolpassero il nostro cantante, quando non è così. Avevamo tutti i nostri impegni: vite, famiglie, altri progetti, altri interessi. Per cui pensavamo che sarà pronto quando sarà pronto… Ma apprezzo la dedizione dei nostri fan. Una dedizione veramente solida (ride, ndr). L’album è venuto fuori bene e molto differente dal precedente.Era quello che tutti noi volevamo. 

Quando è uscito il vostro ultimo album non esistevano i social media come Facebook, Twitter e Instagram. Ti senti un po’ come se i Tool stiano per reinserirsi in un mondo completamente diverso con questo nuovo lavoro?

Sì, è meraviglioso: il futuro e la tecnologia. Tutto ciò ha messo a dura prova l’industria musicale, ma è necessario adattarsi. La vecchia maniera è una enorme barca che affonda, per cui non resta che gettarsi fuori e nuotare verso la nuova nave, che è rappresentatya dalla musica digitale e gratuita. Oltre che un modo completamente differente di pubblicare le canzoni per raggiungere i fan. Tutto ciò è eccitante.