Recensione: A Change Of Seasons

Di Onirica - 23 Giugno 2002 - 0:00
A Change Of Seasons
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Anno: 1995
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90

Chi conosce bene questo gruppo è a conoscenza della lunga genesi del brano che offre il suo nome al disco in questione. Una volta inciso il disco d’esordio When Dream And Day Unite nel 1989, i quattro giovanotti americani si trovano fra le mani alcuni degli embrioni che poco più tardi diventeranno simbolo del progressive metal degli anni novanta. Il gruppo è consapevole della potenzialità melodica dei pezzi scritti, ma manca un cantante adeguato ed il coraggio di prendere in tempi brevi decisioni tanto importanti in grado di evitare alcuni errori commessi con la stesura della prima release. Con l’arrivo di James LaBrie, i Dream Theater entrano nei Bear Tracks Studios per registrare il loro più grande successo prima di Scenes From A Memory (1999): la tracklist è completamente diversa rispetto a quella che sarebbe poi stata scelta, al suo interno comprende To Live Forever e quasi venti minuti di musica in un unico brano chiamato A Change Of Seasons. La prima resterà una traccia inedita, proposta solo durante alcune esibizioni live del gruppo, la seconda dovrà attendere ancora tre anni prima di essere definitivamente incisa su un disco. La troviamo divisa in sette parti, alcuni delle quali proprio identiche a quelle scritte nell’ormai lontano 1989, ma nutrita dei più geniali arrangiamenti al posto giusto nei momenti giusti. Alcune esibizioni live difficilmente reperibili ma comunque esistenti, dimostrano come ancora nel 1993 saranno diverse le aggiunte e le trasformazioni che questo pezzo dovrà affrontare: l’attuale intro ed il finale mancano, le lyrics scritte da Mike Portnoy sono sostanzialmente diverse ed inseguono una linea vocale molto più difficile rispetto alla versione poi ufficializzata, la musica ha un’aria spaventosamente epica, il che lascia perplessi considerando il prodotto che più tardi verrà pubblicato.

A Change Of Seasons è stata registrata con Derek Sherinian alle tastiere, una sette corde per John Petrucci, una sezione ritmica di basso/batteria indiavolata ed ulteriormente complicata nella sua struttura rispetto alle precedenti composizioni, con un James LaBrie in ottima forma: il brano è indescrivibile da qualsiasi punto di vista, poichè l’atmosfera che si respira è identica per tutti i 1386 secondi che lo costituiscono, ma nessuna nota è uguale alle precedenti, lascia solo senza fiato. Più di 23 minuti irripetibili, frutto di un genio artistico inesauribile, l’ennesima pietra preziosa all’interno della discografia onirica di un gruppo che continua a fare storia.     

Andrea’Onirica’Perdichizzi

TrackList:

  1. A Change Of Seasons
    I.The Crimson Sunrise
   II.Innocence
   III.Carpe Diem
   IV.The Darkest of Winters
   V.Another World
   VI.The Inevitable Summer
   VII.The Crimson Sunset 

  2/5. Plus Additional “Seasonings” – Uncovered
     Tratte da una registrazione live al Ronnie
     Scott’s Jazz Club a Londra, il 31 gennaio 1995
    

     Cover dei gruppi: Elton John, Deep Purple,
     Led Zeppelin, Pink Floyd, Kansas, Queen,
     Dixie Dregs, Genesis..
    

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