Recensione: A Little Ain’t Enough

Di Enrico Di Marco - 27 Maggio 2011 - 0:00
A Little Ain’t Enough
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Anno: 1991
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81

Dopo l’abbandono del virtuoso Steve Vai alle chitarre e del session-man Billy Sheenan al basso, presenti nei due precedenti lavori, “Eat em’ and Smile” e “Skyscraper”, David Lee Roth ricerca per i posti vacanti, una coppia di musicisti dalla tecnica pari ai precedenti. Alla chitarra viene quindi arruolata la stella nascente Jason Becker , in arrivo dai Cacophony e fresco autore del suo capolavoro solista “Perpetual Burn”, supportato dal chitarrista ritmico Steve Hunter. Al basso viene chiamato Matt Bissonette,  fratello del batterista Greg, che in seguito collaborerà con grandi nomi, tra cui l’altrettanto celebre Joe Satriani (anche in quel caso insieme al fratello).
Nel 1991 arriva “A Little Ain’t Enough”, terzo album solista dell’ex prodigio dei Van Halen. Considerato il miglior successo di Lee Roth, l’album vinse il disco d’oro, cosa che diede grande soddisfazione non solo a Diamond Dave, ma anche allo stesso Becker, appena entrato nel contesto musicale internazionale.
Al chitarrista tuttavia, a causa di alcuni cedimenti alla gamba, venne in seguito diagnostica la terribile SLA (sclerosi laterale amiotrofica), malattia invalidante che gl’impedirà di suonare nel tour e purtroppo, per il resto della vita.

L’album presenta una varietà di strumenti maggiore rispetto ai due lavori precedenti, difatti sono molto coinvolti nelle melodie gli ottoni, che conferiscono al disco una tonalità Rock anni 70′. La chitarra di Becker risulta meno scatenata rispetto a quella di Steve Vai, poichè viene data questa volta maggiore importanza alla melodia rispetto ai virtuosismi tecnici (armoniche, tapping, shredding, etc…). Infine batteria e basso segnano una ritmica ben marcata, armonizzando ulteriormente il tutto.
Ciò che meglio risalta, oltre agli assolo di Becker, è la voce di David, che si adatta perfettamente allo stile ricercato e curato, definito dai molteplici strumenti.

Il disco si apre con la splendida titletrack “A Lil’ Ain’t Enough” che rievoca molto lo stile dei Van Halen, impreziosita dai riff classicheggianti di Becker capaci di conferire un tocco melodico ad un brano che raggiunge l’apice nell’assolo, di poche ma espressive note (tutto ciò rende la traccia forse la più bella dell’album).
Le canzoni “Lady Luck”, “Baby’s On Fire”, “40 Below”, “Last Call” e “The Dogtown Shuffle” sono quelle che più rievocano un rock anni 80′, molto incentrato sulla voce e sugli assolo. Questo mantenendo sempre lo stile unico di David Lee Roth.
“Hammerhead Shark” è invece un pezzo che pur essendo classificabile come i precedenti, gode di un cantato tale da renderlo particolare in tutta la sua semplicità.
Si presentano invece con uno stile blues al 100%, “Tell the Truth” e “Sensible Shoes”, grazie soprattutto alle pacate ritmiche di basso e batteria dei fratelli Bissonette, ed alle meravigliose successioni tonali di Jason.
Completamente incentrate sugli Ottoni sono quindi “Shoot It” e “Drop in the Bucket” che, come precedentemente riferito, appartengono ad un repertorio più anni 70′.

Jason si sfoga sulla sua povera chitarra in “It’Showtime”, canzone in cui esegue virtuosismi di estrema velocità, con largo uso di tecniche soprattutto metal (armoniche artificiali, tapping, etc…) lasciando in secondo piano persino “l’egocentrica” e incredibile voce di David Lee Roth. Ancora meglio l’assolo ultrarapido che si rivela il più spettaccolare dell’album intero.

Nel complesso, un album ancora oggi ottimo, con un grande cantante, eccellenti musicisti ed uno straordinario interprete della chitarra. Un piccolo gioiello del rock un po’ dimenticato, che si lascia consigliare agli amanti dei classici, Van Halen, Deep Purple, e Whitesnake (primo periodo) su tutti, oltre, naturalmente, ai fan del magnifico e sfortunato Jason Becker.

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Tracklist:

    01. A Lil’ Ain’t Enough
    02. Shoot It
    03. Lady Luck
    04. Hammerhead Shark
    05. Tell the Truth
    06. Baby’s On Fire
    07. 40 Below
    08. Sensible Shoes
    09. Last Call
    10. The Dogtown Shuffle
    11. It’s Showtime
    12. Drop in the Bucket

Line up:

    David Lee Roth – Voce, Armonica
    Jason Becker – Chitarra Solista
    Steve Hunter – Chitarra Ritmica
    Matt Bissonette – Basso, Cori
    Greg Bissonette – Batteria
    Brett Tuggle – Tastiere, Cori

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