Recensione: Agent Orange [Reissue]

Di Stefano Ricetti - 12 Maggio 2010 - 0:00
Agent Orange [Reissue]
Band: Sodom
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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90


Che gli Slayer abbiano “inventato” il thrash metal moderno mi sembra quasi scontato ma sarebbe sbagliato ritenere che, in quel periodo (1986/87) non ci siano state altre band oltre a quelle Californiane a suonare questo “nuovo genere”.

I Sodom, insieme ai Kreator ed ai Destruction ne sono un esempio lampante. Il trio formato da Angelripper (basso e voce), Blackfire (chitarra) e Witchhunter (batteria) si presentò con il superbo Persecution Mania nel 1987 (In The Sign Of Evil 1984 fu pubblicato solo in Germania). Nel 1989 tornarono più cattivi che mai per sfornare il capolavoro che li avrebbe resi celebri in tutto il mondo: Agent Orange. Già dalla copertina si intuisce che il messaggio che la band vuole trasmettere non è molto diverso da quello del lavoro precedente: tutte le lyrics di questo album parlano della guerra, soprattutto quella del Vietnam, denunciandola in tutte le sue forme. Sicuramente questo lavoro supera in tutti i campi quello precedente ma quello più evidente è dato dalla, finalmente, ottima produzione che rende l’album apprezzabile al 100%.

Tornando a parlare dell’album in sé, fin dalla prima canzone si capisce che il suono non è cambiato ma è stato ritoccato: il riffing serrato e brani compatti e veloci si sprecano, mentre la rauca voce di Angelripper intona i terribili refrain che danno, alla fine, il suono che ci si aspetta dai Sodom: acerbo e sfacciato. Non aspettatevi canzoni complicate o con melodie strane: la musica che i tedeschi vogliono suonare è diretta, senza fronzoli, cattiva e violenta. Si parte con una canzone che, da sola, rappresenta i Sodom: Agent Orange. Si tratta di un concentrato di cattiveria come traspare anche dal testo duro e crudo: “Operazione, versa giù la morte, giù sulle loro industrie, assalti contro la popolazione, soppressa dalle armi militari, solo tu eviti la foresta, legalizza la guerra, loro sono deprivati della loro forza, eliminazione senza una legge. Agente arancione, un fuoco che non brucia”.

Altre canzoni degne di nota sono “Tired and Red”, “Incest” e “Exhibition Bout” che scatenano una gloriosa tempesta Thrash Metal che riesce ad ipnotizzarti e a farti canticchiare il ritornello mortale anche dopo il primo ascolto. I tre, non contenti, inseriscono un pezzo che sembra quasi punk: “Ausgebombt”. Letteralmente “Devastato dal bombardamento”, in cui il testo fa capire, come se ce ne fosse bisogno, da che parte stanno i tre teutonici: “Nessuno scambio con la morte, Nessun scambio con le armi, Facciamo a meno della guerra, Impariamo dal passato”. Quest’ultima va sentita almeno una volta in tedesco, lingua che la valorizza non poco.

Mi preme particolarmente far capire a tutti quanto contrari alla guerra siano i Sodom: spesso mi è capitato di sentire discorsi di gente che o non comprendendo l’inglese oppure non avendo mai provato a tradurne i testi pensa che siano tre esaltati a favore della guerra. Insomma, questo album è veramente bello e vario, da avere a tutti i costi, una pietra miliare del thrash metal “duro” che però potrebbe risultare un pochino indigesto per chi ama il thrash stile Metallica o l’Heavy Metal classico. Inoltre un album che risulterà molto più “profondo” di quello che qualcuno può pensare sentendolo la prima volta.

Fino a qua avete letto la recensione senza fronzoli ma sufficientemente efficace di Agent Orange scritta da un collega di Truemetal nel 2002 e che da quel momento campeggia sul portale. A parte qualche dichiarazione discutibile sul finale, mi permetto solamente di sottolineare – e volutamente mi fermo al primo pezzo -, che Agent Orange è un disco imprescindibile per tutti e la title track basta a se stessa: da sola contiene il seme del Thrash selvaggio dei Sodom imbastardito dalla lezione, ben distinguibile in base agli stacchi contenuti nel brano, fornita da Testament, Megadeth, Slayer ed Exodus in poco più di sei minuti di durata. Peculiarità non da tutti confezionare una canzone del genere. Da lì in poi – “lì” compreso – è pura e violenta estasi metallica, punto.

Agent Orange re-release incl. bonus tracks – questa la dicitura corretta come da pseudo-sticker in copertina, contiene un libretto succoso di ben ventiquattro pagine con le prime due interne dedicate al manoscritto in lingua inglese di Tom Angelripper riguardo le memorie relative al periodo dell’album. Poi belle foto color seppia, i testi e in coda un paio di flyier del tour a seguito del disco, con i Sepultura in veste di supporter. La confezione digipak della prodotto è all’altezza della situazione: tre facciate per parte con la tasca di alloggiamento del booklet ricavata tagliando idealmente la tipica cartucciera a la Sodom rappresentata all’interno.

Per quanto attiene il Cd di bonus, esso contempla sei pezzi – cinque dal vivo più uno in studio – già presenti sull’album ufficiale. I live sono: Incest, Agent Orange, Tired And Red, Remember The Fallen e Ausgebombt, dalla resa sonora differente proprio perché estratti da dischi diversi. Per ulteriori particolari fare riferimento alla tracklist in fondo alla recensione, dove ne riporto le fonti. Impossibile sottacere la letteralmente D E V A S T A N T E traccia numero cinque, ovvero Ausgebombt, dal tanto pesta la batteria di Chris Witchhunter (RIP) e con gli altri due figuri che di certo non si tirano indietro. Chiude la versione in teutonico idioma della stessa Ausgebombt, un pezzo che oramai rappresenta più che un classico all’interno della storia della musica dura.

Una release del genere potrebbe interessare a chi, per i più svariati motivi, abbia “colpevolmente bucato” l’uscita nel 1989 e negli anni successivi oppure, come da prassi, ai metalhead che si vogliano approcciare al gruppo capitanato da Thomas Such da Gelsenkirchen, meglio conosciuto come Angelripper, per la prima volta, avendo la certezza di andare “a botta sicura”. Per tutti gli altri vale il solito discorso riguardo il senso di reissue come questa…

Agent Orange: l’erbicida più pericoloso del Thrash Metal nonché il manifesto dell’intera carriera dei Sodom. Un disco che va al di là degli steccati fra i vari generi, proprio per il valore storico e musicale che detiene nel proprio Dna.


Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

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Tracklist

CD 1:
1. Agent Orange
2. Tired And Red
3. Incest
4. Remember The Fallen
5. Magic Dragon
6. Exhibition Bout
7. Ausgebombt
8. Baptism Of Fire
9. Don`t Walk Away (Tank cover)

CD 2:
01. Incest (live taken from the single Ausgebombt)
02. Agent Orange (live taken from the album Marooned)
03. Tired And Red (live taken from the album Marooned)
04. Remember The Fallen (live taken from the album One Night in Bangkok)
05. Ausgebombt (live taken from the album One Night in Bangkok)
06. Ausgebombt (german version taken from the single Ausgebombt)

Line-up:
Tom Angelripper – Voce, Basso
Frank Blackfire – Chitarra
Chris Witchhunter – Batteria

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