Recensione: Alive Again

Di Stefano Ricetti - 14 Settembre 2006 - 0:00
Alive Again
Etichetta:
Genere: Prog Rock 
Anno: 2006
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
74

I Crimson Sunset nascono a Bolzano, centro noto, oltre al resto, anche per la notevole tradizione della squadra cittadina a livello di hockey su ghiaccio, e per aver dato i natali agli storici Skanners, instancabili portacolori del nostro metallo anche fuori confine. Il combo è nato nel 2003, sulla spinta del chitarrista Mattia Mariotti e del bassista Michele Conci. A loro si uniscono il cantante Stefano Baldo e il batterista Andrea Masetti e la band inizia a spargere il proprio progressive metal anche su palchi prestigiosi, insieme a gente del calibro di Primal Fear, Ill Nino, Bonfire, Holy Moses, Raising Fear, Graveworm e, naturalmente, Skanners.

A livello di band under 23 vincono per tre anni consecutivi il concorso Mixer, organizzato dalla provincia di Bolzano, incidendo tre demo di qualità eccellente, registrati presso lo studio Musica Blu. Come spesso accade alle band emergenti, inevitabili gli avvicendamenti di line-up, che portano l’entrata di Emil Prossliner dietro le pelli al posto di Masetti

Crimson Sunset non nascondono l’idea di divenire musicisti professionisti in futuro, e si stanno impegnando profondamente per raggiungere il loro sogno che, in quanto tale è più che legittimo e rispettabile. Il problema sorgerà in prospettiva, quando il demo tape non basterà più e bisognerà osare, rischiando del proprio, in un paese come l’Italia, legato alla musica pop di basso cabotaggio e che finora non ha mai investito nell’hard rock. Per fortuna i Nostri hanno vicino l’Austria, dove probabilmente la situazione dovrebbe essere migliore ma ora bando alle prediche e via alla recensione del demo, contenente tre tracce.

Awakening è solenne nell’incedere per poi tramutarsi in un brano arioso, con la chitarra di Mattia che detta legge, senza mai essere invadente, fino alla sublimazione, ovvero l’interpretazione di Stefano Baldo nella parte centrale del brano con cori caldi e mediterranei in sottofondo che danno il tocco di classe che fa la differenza. Eternal Love è più sofferta, lenta e pomposa: interessante anche in questo caso l’interpretazione pulita del singer che, nonostante la giovane età si permette cose “da grande”. Si chiude con Born to Last, il brano che “picchia” di più del lotto, con la batteria a scandire modalità e tempi. I giochi delle voci sovrapposte ricordano certe cose dei Queensryche, la parte centrale lascia spazio alle velleità progressive della band per poi tornare prontamente in territori heavy metal dopo l’urlo di Stefano Baldo. La produzione, di livello superiore alla media dei demo italiani, rende giustizia al loro sound che, essendo variegato, necessita di una certa pulizia.    

I Crimson Sunset propongono un metal progressive che però non si lascia andare a inutili soli o svisate fuori tema: la matrice HM è sempre portante e bada al sodo, particolare che rende di sicuro personale la loro proposta musicale. Presumo che sentiremo ancora parlare di loro, speriamo con un album intero, che sarà decisivo per il loro futuro e dove si potrà giudicarli sul lungo corso.

Contatti: permattia@yahoo.it 

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti                    
 

Ultimi album di Crimson Sunset

Genere: Prog Rock 
Anno: 2006
74
Genere:
Anno: 2005
80