Recensione: All Empires Fall [DVD]

Di Alberto Fittarelli - 12 Settembre 2010 - 0:00
All Empires Fall [DVD]
Band: Primordial
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
79

Every empire will fall,
Every monument crumble.

Vero, ma ce ne fossero di monumenti come questo concerto. All Empires Fall fotografa infatti gli irlandesi Primordial in quello che è con tutta probabilità il momento migliore della loro carriera, e che con altrettanta probabilità rimarrà insuperato anche negli anni a venire. E non solo da loro.

Dopo un tentativo andato a vuoto nel 2008, con un concerto identico filmato e poi buttato nel cestino a causa di problemi tecnici con le telecamere, i Primordial riescono alla fine a ripetersi e sfornare il DVD-documentario che tutti i fan si aspettavano: non solo un concerto dei migliori tenuti dai dublinesi, ma una vera e propria cronistoria del gruppo, intervistato in vari punti della propria città d’origine e intento a ripercorrere la propria storia, passaggio per passaggio.

Il primo disco contiene in primis lo splendido concerto tenutosi nel gennaio 2009 al Button Factory di Temple Bar, in pieno centro della capitale irlandese. Quello che una volta era il Temple Bar Music Center, una sorta di tempio/scuola musicale fulcro dell’attività artistica della città, è la cornice perfetta per il gruppo: un locale medio/grande, con tanto di balconata (come del resto la maggior parte delle venues dublinesi), intimo ma capiente, con un’acustica pressoché perfetta. La gente si assiepò con largo anticipo di fronte al palco in quello che era probabilmente il concerto più autenticamente sentito dell’anno – chiacchierando coi presenti, saltavano fuori provenienze dalle contee più disparate, persone che avevano attraversato l’isola per lo show e sarebbero tornate a mattina, alcool permettendo – e al momento dell’inizio del concerto dei Primordial, la pressione in platea era insostenibile. Il DVD tutto questo lo riprende alla perfezione, mostrando non solo la passione dei musicisti sul palco, ma soprattutto la partecipazione del pubblico in sala.

La setlist ripercorre tutta la carriera del gruppo, andando addirittura a pescare come secondo pezzo una Fuil Arsa presa direttamente dal debut Imrama; Alan Averill sa bene di sorprendere l’audience, che però conosce il pezzo a memoria e lo canta in coro (in gaelico). E l’intero concerto è ovviamente una autocelebrazione della carriera degli irlandesi, con momenti di vera e propria vibrazion interiore: tutti volevamo sentire in una sola setlist brani come The Golden Spiral, As Rome Burns e The Coffin Ships, ma eseguirle esattemente di seguito l’una all’altra significa attentare alle coronarie degli spettatori. La performance di Alan Averill, inutile dirlo, si adatterebbe tranquillamente a una piece teatrale (una tragedia, ovviamente): carichissimo, espressivo come pochi altri al mondo, il frontman si immerge completamente nelle storie che canta, sin dalla tenuta militaresca a indicare i “morti senza nome” della Storia, narrati nell’ultimo To the Nameless Dead.
Unica pecca del primo disco? Forse un suono non troppo rifinito a livello di volume, tanto che, testato su tre diversi impianti, si fatica a fare uscire la potenza di chitarre e batteria.

Il secondo DVD propone invece una selezione di brani tratta da altre importanti apparizioni dei Primordial, al Ragnarök Festival (Germania), Hove Festival (Norvegia) e Graspop Metal Meeting (Belgio) durante il 2008. Ovviamente i pezzi ripetono in parte quelli già sentiti nel concerto dublinese, il che sa un po’ di riempitivo per fare minutaggio, ma è sempre interessante vedere il gruppo all’opera anche in situazioni meno intimiste del club di casa. Vedere la conclusiva Heathen Tribes per credere.

Soprattutto, il disco in questione contiene un documentario di un’ora sul gruppo e la sua storia: si tratta dell’elemento importante per capire l’evoluzione di una band ignorata dalle masse per più di un decennio – vuoi per la sua provenienza, vuoi pe la sua evidente immaturità ai tempi – e in particolare per comprenderne il contesto: un’Irlanda mai stata sulle mappe metal, di cui i Primordial si fecero portabandiera di fronte a un pugno di altri gruppi minori. Sullo sfondo di una Dublino vista negli angoli meno turistici – e ovviamente nei pub – Alan e soci si raccontano, mostrano filmati dai primi anni del gruppo (dove fa sorridere vedere il frontman addobbato da “vampiro”, in pieno periodo goth/doom britannico ed esplosione dei Cradle Of Filth) e spiegano le difficoltà necessarie per raggiungere il risultato odierno.

Nell’insieme, un DVD per i fan ma anche per tutti coloro che, giustamente, considerano gli ultimi due album dei Primordial in particolare come le migliori e più “autentiche” uscite della scena metal. Una storia in musica e in parole, secondo la migliore tradizione irlandese, in cui è caldamente consigliato perdersi.

Alberto Fittarelli

Setlist:

Disco 1
1.    Empire Falls    07:38    
2.    Fuil Arsa    04:32    
3.    Gallows Hymn    05:05    
4.    Sons Of The Morrigan    07:03    
5.    Cast To The Pyre    06:28
6.    The Golden Spiral    07:19    
7.    As Rome Burns    08:21    
8.    The Coffin Ships    07:58    
9.    Traitors Gate    06:10    
10.    Journey’s End    07:03
11.    No Nation On This Earth    07:00    
12.    Gods To The Godless    06:40    
13.    Heathen Tribes    08:20

Disco 2
1.    Empire Falls        
2.    Gallows Hymn        
3.    Sons Of The Morrigan        
4.    As Rome Burns        
5.    The Coffin Ships        
6.    Heathen Tribes        
7.    Gods To The Godless        
8.    The Coffin Ships        
9.    Gods To The Godless        
10.    Gallows Hymn        
11.    As Rome Burns        
12.    Heathen Tribes

Ultimi album di Primordial

Band: Primordial
Genere: Heavy 
Anno: 2018
80