Recensione: Antico Misticismo

Di Giorgio Vicentini - 24 Marzo 2006 - 0:00
Antico Misticismo
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Genere:
Anno: 2006
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75

Non è passato troppo tempo dai primi annunci che nel 2006 paventavano l’arrivo di Antico Misticismo e la sua effettiva venuta, anticipazioni che avranno pungolato l’entusiasmo e l’attesa crescente nei confronti del successore di un disco come Onori Funebri Rituali, che ritengo una pedina di rilievo assoluto del panorama nostrano. 

Antico Misticismo riprende dove avevamo lasciato l’album d’esordio, basandosi su uno stile che si consolida nel freddo penetrante di un sound di chitarre caratteristico e nel tipico scream in italiano, abbondantemente alterato dall’eco. 
Provavo un forte senso di attesa nei confronti di questo lavoro, che fin dall’inizio mi ha dato sensazioni contrastanti: subito la quasi delusione, poi un distaccato interessamento, ora la partecipazione convita perché il secondo full degli altoatesini è un riuscito esempio di norse black metal, punto e a capo.

E’ come sempre il gelo della distorsione elettrica il cardine dei Tenebrae in Perpetuum, i glaciali aculei di chitarre ispide come il freddo pungente, che inizia la sua avanzata silenzioso e fumoso con “Crepuscolo di Misticismo“, in un effetto di lento scivolamento molto affascinante, pronto a trasformarsi nel vento doloroso che poco dopo rompe l’iniziale quiete minacciosa. Però, i Tenebrae in Perpetuum non sono soltanto questo, il loro esprimersi passa attraverso uno scream stridente ed effettato quasi provenisse dal fondo di un crepaccio, che con rabbia marchia tutto il disco ed in particolare l’apertura del brano “La Soppressione Delle Fedi“, avvincente ed a tratti ritmato. 

Antico Misticismo denota una crescita misurata di idee e songwriting, che puntano su immagini tenebrose con un retrogusto dark, nel quale ho risentito i tempi andati dei Behtlehem più veloci, giocando a carte scoperte alle quali dare un’anima con l’interessante duetto tra chitarre e basso che in “Sub Zero” si scambiano la scena, o con il quasi monoriff di “Terrore Spirituale“. Uno scoglio con Antico Misticismo potrebbe essere la sua forma, per alcuni inespressiva come un pezzo di legno congelato, ma è qui che entrano in gioco altre sfumature da cogliere: il drumming serrato ed il riffing veloce e sostenuto di “Un Sogno Oscuro“, l’oscuro splendore da apprezzare nella desolazione del riff che a metà di “Mutilazioni Celesti” pone l’accento sull’atmosfera algida.

Se vi era piaciuto Onori Funebri Rituali apprezzerete senza problemi anche Antico Misticismo che, pur restando un passo indietro all’esordio in fatto di gradimento puramente personale, non vuole essere altro che un disco intelligente di black metal scandinavo. Altre considerazioni su possibili crescite verso chissà quali lidi espressivi, o sull’eventuale ripetitività di una proposta musicale “già sentita” mi sembrano piuttosto superflue. I Tenebrae in Perpetuum hanno uno stile chiaro e lo ribadiscono con gusto anche nel 2006, aspettarsi dell’altro credo sarebbe inutile. 

Per questo, è unica la chiusura che mi sovviene: che il ghiaccio e le tenebre siano con voi.

Tracklist:
01. Crepuscolo Di Misticismo
02. La Soppressione Delle Fedi
03. Sub Zero
04. Terrore Spirituale
05. Un Sogno Oscuro
06. Mutilazioni Celesti 
07. Sconsacrato Con L’Odio

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