Recensione: Apocalypse Sun

Di Alessandro Calvi - 21 Giugno 2010 - 0:00
Apocalypse Sun
Band: Nightbringer
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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55

Secondo album per gli americani Nightbringer, gruppo del Colorado piuttosto attivo nella scena underground del suo paese e autore di un buon numero di demo, EP e split. Tutto ciò è valso un contratto discografico con la Full Moon per l’esordio con “Death and the Black Work” e poi con la Avantgarde per l’uscita di questo “Apocalypse Sun”.

Fin dalla prima traccia si rende evidente che la principale ispirazione per il combo non son altri act illustri del loro paese come gli Absu. Lo sguardo è, bensì, rivolto oltreoceano alle band del nord Europa e, più precisamente, a quelle svedesi. I Nightbringer, infatti, sono dediti a un black metal primigeneo e votato alla violenza che sembra far dei Marduk di “Nightwing” e “Panzer Division” il proprio oggetto di culto.
In realtà, a questo punto, la recensione potrebbe anche concludersi qui. Le dieci tracce che compongono questo “Apocalypse Sun” son altrettante aggressioni sonore (salvo qualche sparuto rallentamento qui e là leggermente più atmosferico, utilizzato, in realtà, solo per far sembrare più violenti i passaggi precedenti e successivi) a base di riff al vetriolo, batteria in doppia cassa e laceranti urla a cavallo tra scream e qualche sprazzo di growl. Tutto composto, suonato e prodotto bene. Ma tutto anche estremamente scolastico, già visto e sentito in mille modi diversi. I Nightbringer non innovano in nulla, ne nelle soluzioni, ne in una maggiore (o minore) violenza, ne nella struttura delle canzoni, ne nei temi trattati, etc. Si potrebbe andare avanti ancora a lungo, ma il riassunto è che questo album non ha anima, è solo un collage di quanto altri hanno già detto e, come tale, diviene ben presto ben poco interessante.

Per concludere “Apocalypse Sun” è un disco che non dice nulla di se e della band che l’ha composto. Si limita a ricopiare ciò che altri già hanno fatto. Il risultato è che lo si ascolta anche piacevolmente, dato che non ha errori vistosi, ma quando finisce, più che schiacciare di nuovo il tasto “play” viene voglia di tirar fuori il cd dallo stereo per sentirsi, invece, gli originali di cui i Nightbringer son la copia.

Tracklist:
01 I Am I
02 Supplication Before the Throne of Tehom
03 Serpent of the Midnight Sun
04 Upturning the Seventh Chalice
05 Excitium: Litany of the Devouring Earth
06 Goblet of Sulfur and Poison
07 The Coils of Sevekh
08 Nephal: the Seat of Pan-Daimonium
09 The Utterance of Kasab’el
10 Fount of the Nighted God-Head

Alex “Engash-Krul” Calvi

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