Recensione: Armless

Di Stefano Ricetti - 9 Agosto 2006 - 0:00
Armless
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Anno: 2006
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74

A volte ritornano: vi ricordate i Vanexa? Si, proprio i Vanexa, quelli che pubblicarono il primo album omonimo di puro heavy metal in ambito italiano nel 1983. In realtà uscirono prima di “Vanexa” sia Strike nel 1981 che Berserks e Vanadium nel 1982, tutte release di rilievo, si intende, ma si trattava più che altro di album legati ancora all’hard rock dei seventies. Nell’esordio dei savonesi invece la ricetta era british HM di finissima fattura, tanto che il vinile poteva essere stato concepito a Sheffield – tanto per citare un nome NON a caso – invece che in Liguria, e nessuno se ne sarebbe accorto.

I Nostri raddoppiarono con Back from the Ruins nel 1988: un buon lavoro  sicuramente, ma meno “puro” e d’impatto rispetto al suo predecessore. La parabola discografica dei  Vanexa si chiude nel 1994 con Against the Sun: la band ingaggia nientepopodimeno che un giovanissimo Rob Tyrant (Labyrinth) alla voce per un’uscita che si discosta dai canoni “straight in your face” dei primi due dischi avvicinandosi a nuove soluzioni sonore, con risultati alterni, lasciando l’amaro in bocca ai puristi legati al Vanexa-style. A onore del vero nei 404 Not Found degli ex-Vanexa troviamo soltanto Silvano Bottari alla batteria e Sergio Pagnacco al basso, ma è altrettanto vero che l’anima pulsante del gruppo sono sempre stati loro due, e la storia dà loro ragione.

Gli altri componenti dei “Not Found” sono GianMarco Cabras alla voce e il balcano Artan Selishta alla chitarra, entrambi dal passato ricco di collaborazioni prestigiose come session men. Vista l’esperienza dei componenti, già mi aspettavo un qualcosa lontano anni luce da bordate di potenza tipo Slayer/Impaled Nazarene, riconducibili quindi all’attualizzazione del vecchio Vanexa-sound e, infatti, le mie aspettative sono state ampiamente confermate dal contenuto musicale di Armless. Il loro è un proto-hard metal maturo, di non facile classificazione, con contaminazioni varie che spaziano dallo stoner al blues, dal funky alla psichedelia, con profumi ondeggianti fra l’Africa e i Balcani. Il disco è uscito sotto l’egida dell’interessante label Beard of Star ed è distribuito da Self.

L’opener White Faces parte ebbra del basso di Sergio Pagnacco per poi sublimarsi in un coro mai invadente, con Cabras che indossa le vesti di Caronte per accompagnare l’ascoltatore durante tutta la durata di Armless. La title track è più sofferta, con la batteria di Bottari a dettare legge, coadiuvata dalla chitarra, sempre sinuosa, di Selishta, che si libera a sprazzi su un tappeto venato di sfumature orientaleggianti. One minute More è solare, con il singer che ricorda certe interpretazioni soft di maestri d’oltreoceano mentre la chitarra in questo episodio è a tratti dura, come giustamente si addice a gente che ha fatto dell’hard rock il proprio credo. Per chi scrive l’highlight del disco. Il lento Rolling in the Sky lascia il passo alla rockeggiante If you Believe Me mentre in No Glory Cabras assume toni ariosi e lascia ampio spazio alla propria ugola. In Rising High l’influenza blues si fa più ficcante e il disco si chiude con la strumentale Native, episodio anestetico dal sapore arabeggiante.

In generale, personalmente, avrei gradito più violenza in parecchi passaggi ma evidentemente nella mia mente riecheggiano ancora, mai sopite, le splendide sensazioni acquisite dopo l’ascolto di 1000 Nights piuttosto che Rainbow in the Dark, anno domini 1983. Oggi siamo nel 2006 e i Vanexa non esistono più dal 1998: i 404 Not Found sono quattro musicisti navigati e il loro non può essere che hard rock adulto, dalle linee soffuse e mai urticanti… prendere o lasciare.      

Armless è un disco da godersi alla fine di una giornata lavorativa, dopo aver sbrigato tutte le faccende di competenza, stesi sul divano, cuffie sulle orecchie, Jack Daniel’s nella mano destra e Lucky Strike accesa nella sinistra, facendo per una volta a meno di schitarrate lancinanti e urla spaccatimpani.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti   

                 

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