Recensione: Becoming Something Else

Di Onirica - 5 Ottobre 2002 - 0:00
Becoming Something Else
Band: Sugarcoma
Etichetta:
Genere:
Anno: 2002
Nazione:
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40

Niente da fare. Un buco nell’acqua questo Becoming Something Else dei giovanissimi Sugarcoma. Non si tratta della prima apparizione e chi si è occupato della promozione di questo gruppo ha utilizzato paroloni forse troppo gonfi d’ingenuità: nella migliore tradizione delle più squallide band crossover, considerando che il numero di quelle vere è molto ristretto, anche qui il termine brano strumentale si trasforma nella ripetizione sconsolante (quasi imbarazzante devo dire) di riff ben suonati ma insignificanti, quasi inesistenti.

Incisione senza arte nè possibilità di far parte del grande gruppo delle nuove promesse del futuro. Le tirate vocali di Jessica Mayers fanno ridere quasi quanto il songwriting, mentre il pulito in fin dei conti può essere apprezzato. Quasi dimenticavo: il gruppo in questione è composto da tre ragazze ed un ragazzo, ancora sedicenni il giorno della loro prima release underground ‘Blisters’. Per questa assurda occasione li ritroviamo ai Chapel Studios di Lincolnshire in compagnia di un pezzo grosso come Colin Richardson, produttore di gruppi spessi come Machine Head, OMS, InMe.

L’impatto sonoro tuttavia non impressiona, le tredici tracce si rivelano indistinguibili nel loro interminabile scorrere. Chissà per quale motivo, la Music For Nations si affianca un gruppo destinato a scomparire presto dalla lista dei candidati al successo se in poco tempo non riuscirà ad evitare di fare nuovamente la figura della brutta copia di Hole, Garbage, Tapping The Vain. Niente di nuovo, niente di niente. Anzi i quattro pensano bene di utilizzare il loro tempo per registrare una cover di Britney Spears, ad introdurre la conclusione del singolo Zero Star tanto acclamato dall’audience nordeuropeo citato sulla presentazione di questo debut album…  no comment.

Nel frattempo i più geniali gruppi emergenti italiani e non aspettano fuori al freddo l’occasione di una valida etichetta. Ma dove andremo a finire?

Andrea’Onirica’Perdichizzi

TrackList:

1. Windings
2. Come Up
3. Last Orders
4. Shots
5. Stitch it Up
6. Just Like You
7. Because September Ended
8. Lost Morning
9. What Goes Around
10.Gun
11.Start of the End
12.(You Drive Me) Crazy
13.Zero Star

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