Recensione: Better Than Raw

Di Paolo Beretta - 11 Novembre 2002 - 0:00
Better Than Raw
Band: Helloween
Etichetta:
Genere:
Anno: 1997
Nazione:
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80

Un sorriso appena accennato, quando ho ascoltato le prime note di Deliberately limited preliminary prelude period in Z, si è trasformato in un grido di gioia quando Midnight sun ha chiuso Better Than Raw. Soddisfazione e stupore sono le parole che meglio esprimono le sensazioni che ho provato, e che provo tutt’ora, nell’ascoltare questo grande disco. Una produzione decisamente superiore rispetto a quella di “The time of the Oath“, un songwriting più che convincente e un’ottima prestazione di tutta la band. Per questi motivi Better Than Raw, sebbene non sia un capolavoro, è un cd stupendo che, per la prima volta da quando si sono formati i nuovi Helloween, non mi ha fatto rimpiangere i vecchi.

Nell’opener le note dolci di un violino vengono presto seguite da tutta l’orchestra e i suoni “leggeri”, classici, aumentano di secondo in secondo la loro potenza introducendo alla perfezione Push. Una canzone veloce dove la voce di Andi stride risultando particolare. Riusciti il coro potente dettato magistralmente da Kusch e il cambio di ritmo nel quale le chitarre gemelle si esibiscono in tre assoli di pregevole fattura. Falling Higher è un brano che, dopo una buona intro di Weikath, si anima con strofe veloci e riff non troppo pesanti. Si sente che il pezzo è stato scritto da Michael perché le chitarre sono sempre in primo piano e fungono da punto di riferimento. Hey Lord è una song più semplice nella quale spiccano l’ottimo basso di Markus e le melodie curate, immediate e accattivanti.  Si passa invece a sonorità decisamente più potenti nella pesantissima Don’t Spit On My Mind, caratterizzata da un riff perpetuo, un coro ipnotico e dall’uso sapiente delle tastiere che riesce ad evocare atmosfere cupe, tipicamente halloweeniane. Arriva così Revelation, capolavoro nel quale si può “ascoltare” la maturità raggiunta dalla nuove zucche in un pezzo complesso e lungo, dove le curate melodie si scontrano con il sound delle chitarre metalliche. Grandiosa la prestazione di tutti i componenti della band: perfetto e pesante Kusch, preciso Markus, convincente Deris e eccezionali Roland e Michael che immagino si saranno divertiti non poco in questi 8 minuti abbondanti di assoli e riff. Time è un lento che definirei “tradizionale” nel quale il tempo scandito dal ticchettio di un orologio accompagna Andi nelle strofe per poi sfociare nel coro arioso. Giunge così il singolo dell’album: I Can. Il brano inizia con un ottimo lavoro di chitarre e basso, dopo la batteria di Uli aumenta lentamente ma inesorabilmente il ritmo facendo “entrare” senza forzature la voce di Deris nelle strofe. Ma è il coro ad essere semplicemente fantastico e irresistibile. L’Happy Metal degli Helloween è tornato! A handful of pain è invece un pezzo dove il basso di Grosskopf spadroneggia e dove la voce a tratti bassa e a tratti alta di Andi è esaltante. Bellissimo il chorus, magistralmente interpretato dalle backing vocals, che viene ripetuto diverse volte e seguito dagli ottimi assoli delle chitarre gemelle. Segue la cavalcata in latino Lavdate Dominvm, molto spensierata e allegra dove il ritmo incessante fa volare le strofe e le melodie  che non lasciano scampo. Power metal melodico di qualità! Chiude l’album Midnight Sun, traccia impegnativa nella quale si alternano continuamente sonorità pesanti ad altre più leggere. La voce di Deris inoltre in questa song conclusiva offre la sua migliore prestazione esibendosi perfino in alcuni buoni acuti (suo vero punto debole).

Altro passo in avanti per gli Helloween dopo il più che discreto The Time Of The Oath. Questo Better Than Raw è un album omogeneo dove tutti i componenti si “sentono” in ogni singola canzone. Tutte infatti, tranne Don’t Spit On My Mind, (troppo Heavy a mio parere per questo disco) sono di altissimo livello e non sono frutto delle capacità dei singoli ma di un lavoro di gruppo. Il risultato è un disco da avere, consigliato a tutti!

Tracklist:

    1.   Deliberately Limited Preliminary Prelude Period In Z
    2.   Push
    3.   Falling Higher
    4.   Hey Lord!
    5.   Don’t Spit on My Mind
    6.   Revelation
    7.   Time
    8.   I Can
    9.   A Handful of Pain
   10.   Lavdate Dominvm
   11.   Midnight Sun
   12.   A Game We Shouldn’t Play

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