Recensione: Between the Worlds

Di Claudio Casero - 12 Ottobre 2003 - 0:00
Between the Worlds
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Anno: 2003
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Dopo parecchi anni di assenza dal panorama musicale, dovuta a problemi interni del gruppo, tornano i teutonici Seventh Avenue con questo “Between The Worlds” un album che sembra riassumere e ricordare al pubblico tutto ciò che hanno fatto nei loro precedenti lavori. Il cd infatti sembra una sorta di antologia di tutti gli stili che hanno caratterizzato i lavori della band durante gli anni, quasi volessero rinfrescare la memoria a chi non si ricorda più di loro.

Dopo una brave intro intitolata “Beyond the ocean”, si parte con “A Step Between The Worlds”, una canzone che ricorda molto nello stile i brani di “Tales Of Tales”, primo album della band. Il brano è di semplice e puro power metal senza fronzoli o tastiere, diretto, veloce e violento quando serve senza però perdere la melodia che viene tenuta sempre viva dalla voce sempre calda e dai cori in tipico stile Seventh Avenue, ossia polifonie ben strutturate molto simili a quelle dei ben più fanosi Gamma Ray.

La seconda “Levy Your Soul From Hate” è sicuramente più vicina all’heavy classico anche se sipossono notare alcune puntate di doppia cassa verso il power. Il cantato è molto più incisivo e rozo rispetto al precedente brano e i cori, di Saxoniana memoria, sono parecchio coinvolgenti e di sicuro impatto in sede live. Poco interessante rimane invece l’assolo in cui il basso prevale sugli altri strumenti e la chitarra esegue note tutto sommato banalotte e poco interessanti.

“Tale of The forgotten dreams” ci riporta ad uno stile più simile ai brani presenti su “Southgate” è lascia decisamente maggior spazio alla melodia e a cori molto più immediati e che rimangono in mente già dopo il primo ascolto. Le chitarre hanno suoni e fanno lavori molto simili a quelle degli Stratovarius di “Episode” pur rimanendo ben più heavy e taglienti. Parte comunque più importante del brano rimangono i cori che vengono ripetuti infinite volte fino quasi a diventare un tormentone, anche se piacevole.

Il cd prosegue con “Angels eyes”, un brano decisamente più vicino all’ hard rock, con riffs di chitarra potenti ma non molto veloci. Sinceramente è la canzone che mi piace di meno, si presenta troppo banale e ovvio in tutte le sue parti, non coinvolge l’ascoltatore che rimane completamente indifferente per tutta la durata del brano. Il cantato sembra spesso forzato e a tratti stonato; unica nota positiva rimane il coro che vede il suo punto forte nella facile orecchiabilità.

La seguente “Open Your Mind” ritorna su stilemi decisamente più power e più consoni alla natura del gruppo. Anche in questo caso la somiglianza con i primi Gamma Ray è èvidente sia per quanto riguarda le parti di chitarra che i cori, ben strutturati e molto convincenti. Meno interessante rimane il cantato della strofa, che risulta difficile da digerire a causa della scarsezza stilistica; tutto cambia quando entra una seconda voce più cattiva e rozza che completa decisamente le lacune lasciate dalla prima rendendo il brano decisamente più piacevole.

La strumentale “Storm Li” è un brano che sinceramente lascia un po’ interdetti; si susseguono parti lente quasi lamentose a cavalcate di doppia cassa con riffs di chitarra granitici quasi a paragonare le due anime metal del gruppo. Ciò nonostante credo che questo brano sia inutile nel complesso del cd.

Si prosegue con “Until You Come Again” che, dopo un inizio che fa presagire ad un lentone strappa lacrime, aumenta decisamente di ritmo diventando una buona canzone di heavy classico, suonata in maniera convincente anche se di certo non presenta nessuna innovazione nel genere. In questo caso la voce risulta più rozza e cattiva che nel resto del cd avvicinandosi in alcuni momenti allo stile tipico dei cantanti di southern rock (Lynyrd Skynyrd per intenderci), per poi ritornare su livelli più prettamente heavy nel caso dei cori che sono molto simili a quelli degli altri brani.

In “Wings Of Dawn” la somiglianza con i Gamma Ray è più evidente che mai, se non fosse per il cantante che è decisamente più scadente di Kay Hansen e i cori che in alcuni momenti sono di una banalità quasi sconcertante. Con questo non voglio dire che sia un brutto brano, ma solo che è qualcosa di già sentito e fatto meglio e che quindi non ha suscitato in me nessuna emozione.

La seguente “Touch Of Your Love” è il lento del cd che ci riporta a canzoni della band come “Goodbye” a cui tutto sommato un po’ assomiglia non fosse per altro per il tono del cantato. Il brano in sé non è per niente male anche se, in alcuni frangenti, la dolcezza della voce rasenta la lagna. Il ritornello, pur avendo il testo parecchio banale, è tutto sommato bello ed emozionante sia per quanto riguarda l’aspetto musicale che per quanto riguarda il coro ben strutturato ed eseguito.

“Burning Heart” sembra portare il gruppo indietro di una ventina d’anni dal punto di vista musicale e potrebbe sembrare benissimo un tributo ai compatrioti Scorpions. La canzone è ben fatta in tutte le sue parti e il ritornello è il più coinvolgente di tutto il cd ed ha la sua originalità nell’utilizzo delle cavalcate di doppia cassa in momenti che pochi si aspetterebbero. È sicuramente il miglio brano di tutto l’album.

Il cd termina con “One Life Ends” su cui non c’è molto da dire; è un buon brano di power metal senza infamia e senza lode, con alcuni cali dal punto di vista vocale e cadute di stile per quanto riguarda alcune parti di chitarra; la batteria “cavalca” la scena dall’inizio alla fine del brano in tipico stile Seventh Avenue.

In conclusione questo “Between The Worlds” è un discreto album di power metal con alcune puntate nel metal classico e nell’ hard rock; di certo non si può reputare il miglior album della band e dopo tanti anni di silenzio mi sarei aspettato sicuramente qualcosa di più curato e convincente sotto molti aspetti. Diciamo che in qualsiasi caso è un cd che si lascia ascoltare senza problemi pur non rimanendo di certo tra i migliori album del genere.

TRACKLIST:
1. Beyond The Ocean (intro)
2. A Step Between The Worlds
3. Levy Your Soul From Hate
4. Tale Of The Forgotten Dreams
5. Angels Eyes
6. Open Your Mind
7. Storm li (instrumental)
8. Until You Come Again
9. Wings Of Dawn
10. Touch Of Your Love
11. Burning Heart
12. One Life Ends

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