Recensione: Beyond Into The Night Of Day

Di Enzo - 29 Dicembre 2005 - 0:00
Beyond Into The Night Of Day
Band: Othyrworld
Etichetta:
Genere:
Anno: 2005
Nazione:
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85

Othyrworld è il nuovo progetto del mitico Jeff Ulmer, ex mastermind dei pioneristici canadesi Sacred Blade. Ulmer con gli Othyrworld vuole continuare il discorso lasciato dai Sacre Blade nel lontano 1986 con quel “Of The Sun + Moon” (leggi qui la recensione) che riuscì tanto ad appassionarmi. Sinceramente quando il buon Jeff mi ha gentilmente omaggiato questa copia del debut degli Othyrworld intitolata “Beyond Into The Night of Day” credevo si trattasse realmente di una sorta di secondo capitolo della Sacred Blade music, ma con stupore mi accorgo che il disco è composto, per il 90%, dallo stesso materiale (e nello stesso ordine) che compone il disco “Of The Sun + Moon”. Insomma ci troviamo di fronte ad una rivisitazione quasi totale del must “Of The Sun + Moon” né più né meno (ocn l’aggiunta di 2 canzoni inedite e la mancanza di “Salem” che compariva sulla versione del disco marcata Sacred Blade). Tutti i brani provenienti dal vecchio lavoro sono stati però risuonati e la produzione resa certamente più brillante ed attuale.

Ma torniamo al disco. Dopo la breve intro Aylthutus I veniamo proiettati immediatamente nella futuristica ed epica dimensione musicale tipicamente Sacred Blade con il must Of The Sun + Moon, epico componimento portato in auge da refrain assolutamente spettacolari. La killer song Fieldz the Sunshrine dall’andamento esotico scomoda ricordi di antiche galassie perse in fantomatiche ere mentre la dolce ed inedita strumentale Odissey of Light ci introduce all’altra traccia inedita: Ethereal Skyline, scarica di metallo pesante incisivo e suadente dove la voce di Ulmer è intenta a ricamare astrali trame musicali. Il delicato arpeggio di The Reign of Night Rain spiana la strada all’elegante e possente andamento della hit Legacy che ci prepara alla splendida (nonchè ultima traccia inedita) Right Ascension, concentrato di classe e maturità stilistica. La lenta strumentale The Lunar Windz introduce la carica spiazzante ed epica di The Alignment, pacanto brano dalle melodie asfissianti ed apocalittiche. Le trame chitarristiche affascinanti e spaziali di Jeff Ulmer diventano più pachidermiche e rocciose attraverso il discorso musicale bellicoso e violento intrapreso in The Pressing e che continua, enfatizzandosi, nella seguente In LightOf The Moon.
La lunga suite finale Moon è un formidabile sunto di tutto ciò che gli Othyrworld (ed ovviamente i Sacred Blade) ci hanno proposto in questo album. Sonorità minacciose, a tratti solenni, ricercate e mai scontate, lirismi chitarristici cristallini e rocciosi, atmosfere futuristico/fantascientifiche. Tutti elementi che contribuirono ad innalzare nel 1986 allo stato di assoluto culto l’act Sacred Blade e che contribuiscono, oggi, a riaccendere quella fiamma di un primordiale ed epico Heavy Metal eroico e fiero nella nuova incarnazione che viene a nome di Othyrworld.
Vincenzo Ferrara.

Il disco è in vendita unicamente sul sito:
http://www.othyrworld.com/sacred_blade/order.shtml

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