Recensione: Bitter Suites to Succubi

Di Manuela Maria Giordano - 29 Aprile 2010 - 0:00
Bitter Suites to Succubi
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Anno: 2001
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75

E’ il 2001, i Cradle of Filth non hanno ancora finito di raccogliere i frutti del meritato successo di “Midian” (2000) che eccoli tornare con un EP pubblicato per la AbraCadaver Records, label creata in quell’anno dagli stessi membri del gruppo. Sono sei i brani inediti che compongono la tracklist del nuovo lavoro dei vampiri inglesi, più tre rifacimenti da “The Principle of Evil Made Flesh” (“Summer Dying Fast”, “The Black Goddess Rises” e l’omonima title-track) e una cover, “No Time to Cry”, del celebre gruppo gothic rock The Sisters of Mercy.

Ad aprire è “Sin Deep My Wicked Angel”, traccia strumentale in pieno stile Cradle of Filth, lenta ed atmosferica in cui ben si distingue il suono malinconico degli archi e che ci introduce nel vivo dell’ascolto lasciando il posto a “All Hope in Eclipse”. Quì i nostri danno prova di non aver affatto perso lo smalto, componendo un brano che racchiude in sé la potenza delle sfuriate più propriamente black oriented e la maestosità delle parti cadenzate e melodiche. Il tutto condito dalla graffiante voce di Dani Filth.
Segue la bellissima “Born in a Burial Gown” la quale, a parere di chi scrive, è una delle migliori composizioni di tutto il disco, grazie anche al sapiente utilizzo delle tastiere che sanno intessere fitte trame di sinistra e genuina goticità.
Con l’attacco di “Summer Dying Fast” la nostra memoria viene immediatamente riportata indietro nel tempo che fu, quello dell’esordio datato 1994. La struttura della canzone rimane sostanzialmente invariata, viene semplicemente aggiunto quel tocco di “pulizia del suono” che non guasta mai e che conferisce più solennità all’insieme, anche se forse paga un po’ in termini di quella malignità caratterizzante la versione originaria. Splendida però come sempre.
La scelta di inserire nella tracklist un brano originariamente non-metal riesce particolarmente bene ai Cradle of Filth, riarrangiando per intero un pezzo storico come “No Time to Cry” dei The Sisters of Mercy e realizzando una cover di tutto rispetto che ben si incastra nell’insieme dell’album.
Altro rifacimento, altro tuffo nel passato: “The Principle of Evil Made Flesh”, come per “Summer Dying Fast”, gode di un rimaneggiamento non troppo invadente. Il suono viene ripulito e arricchito di pochi particolari che comunque fanno poco o per nulla rimpiangere la versione del 1994. Oscura ed aggressiva ora come allora.
L’inedita “Suicide and Other Comforts” è un altro dei pezzi di punta di tutto “Bitter Suites to Succubi”. Molto bella invero, racchiude dei momenti e degli stacchi di pregevole fattura in cui tastiere e chitarre corrono e si rincorrono per tutta la durata della canzone, durante la quale – fra l’altro – fa una breve incursione l’inconfondibile gorgheggio di Sarah Jezebel Deva.
“Dinner at Deviant’s Palace” è un pezzo strumentale molto particolare: un tappeto di tastiere fa da sfondo a gorgoglii e vocine distorte col sintetizzatore finchè una fragorosa risata di donna irrompe concludendo la traccia, quasi come fosse il preludio di ciò che si andrà ad ascoltare. La Dea Nera, infatti, risorge una seconda volta per mano dei musicisti inglesi che scelgono di ri-dare vita alla solenne e bellissima “The Black Goddess Rises II”. Siamo di fronte ad una versione sicuramente più curata e maestosa rispetto alla precedente, in cui Dani Filth e la suadente Sarah Jezebel Deva si ritrovano a narrare ancora le gesta della Dea Nera.

“Nothing will keep us apart…”

Chiude il disco “Scorched Earth Erotica”, pezzo molto orecchiabile e con buoni arrangiamenti che scorre via piacevolmente, costituendo il giusto epilogo di un disco che ogni fan dei vampiri inglesi dovrebbe possedere.

Non un must in maniera assoluta, i capolavori sono stati ben altri (“Dusk and Her Embrace” su tutti), ma è innegabile l’ottima fattura di cui si fregia questo EP. Secondo solo a “VEmpire”, ma nettamente superiore ad altri lavori (anche full-lenght) targati Cradle of Filth.

Tracklist:
01 Sin Deep My Wicked Angel
02 All Hope in Eclipse
03 Born in a Burial Gown
04 Summer Dying Fast
05 No Time to Cry
06 The Principle of Evil Made Flesh
07 Suicide and Other Comforts
08 Dinner at Deviant’s Palace
09 The Black Goddess Rises II
10 Scorched Earth Erotica

Manuela “The Black Goddess” Giordano

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