Recensione: Blind Faith

Di Francesco Maraglino - 11 Ottobre 2010 - 0:00
Blind Faith
Band: Phenomena
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
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79

Phenomena è il monicker che individua uno dei progetti più riusciti nell’ambito hard rock /AOR degli anni Ottanta, espressosi in un trittico di concept-album di pregevolissima fattura, con punte memorabili.
Mastermind del progetto era Tom Galley, compositore, produttore e chitarrista, intorno al quale ruotavano il fratello Mel (Trapeze e Whitesnake) ed una fiumana di musicisti di vertiginoso livello quali Glenn Hughes (Trapeze, Deep Purple), John Wetton (Asia, UK, King Crimson), Cozy Powell (Rainbow, Michael Shenker Group), Neil Murray (Whitesnake), Max Bacon (GTR), Scott Gorham (Thin Lizzy), giusto per citarne alcuni.

Nel 2006 il “marchio” Phenomena è riapparso per il come-back intitolato “Psycho Fantasy”, invero piuttosto altalenante ed intermittente in quanto a qualità, in un album che vedeva comunque riapparire la magnifica “voice of rock”del grandissimo Hughes.
Quattro anni dopo la parziale delusione, ecco che Tom Galley ci riprova, e licenzia per la Escape questo nuovissimo full-lenght, dal titolo “Blind Faith”.
Va detto subito che – come nel CD precedente, e verosimilmente per motivi di diritti d’autore – l’opera è attribuita a “Tom Galley, creatore di Phenomena”, e che, ahimè, di Glenn Hughes stavolta non v’è traccia (è troppo impegnato, evidentemente, con i Black Country Communion).
È comunque imponente lo spiegamento di forze messo in piedi anche in questa occasione da Galley, in una line up che chiama all’azione Mike DeMeo (Riot, Masterplan), Rob Moratti, Ian Crichton (Saga), Tony Martin (Black Sabbath), Ralf Scheepers e Mat Sinner (Primal Fear), Mikael Erlandsson (Salute, Last Autumn’s Dreams), Chris Ousey (Heartland), Steve Overland (Overland, FM) e Terry Brock (Giant, Strangeways). Insomma, uno spaccato di tutto rispetto dell’hard rock melodico europeo e canadese.
Il risultato di tale impegno “reclutativo” è stavolta interessante, e “Blind Faith” scorre dunque piacevolmente, dimostrando che la stoffa del songwriting, degli arrangiamenti e delle esecuzioni (soprattutto vocali) è omogenea e costantemente di buon livello.

Tra i picchi dell’album ecco ergersi “The Sky is Falling”, traccia che esordisce con una intro evocativa voce-tastiere, memore di Magnum e Whitesnake, per poi svilupparsi in una rock song cadenzata ed enfatica, cantata da Mike DeMeo.
Di preziosa caratura anche la title-track “Blind Faith”, movimentato hard rock con eleganti influenze prog e pomp (e vorrei vedere, vista la presenza dell’axeman dei Saga Ian Crichton, nonché del nuovo cantante della band canadese, Rob Moratti).
“I was gonna tell you tonight”, con ospite l’americana Robin Beck, e “Angels don’t cry” con Mikael Erlandsson di Last Autumn’s Dreams e Salute al microfono, sono due lezioni magistrali di AOR, mentre “House of Love”, con ancora Rob Moratti sugli scudi nei panni del crooner della situazione, è una ballata che inizia canonicamente con piano e voce, si evolve in un andamento orchestrale, e si chiude con un pregevole assolo di chitarra sul finale.
Una canzone ruffiana e tradizionalista fino all’inverosimile (non sarebbe fuori posto cantata da una Celine Dion), ma – bisogna ammettere – centrata e di grand’atmosfera.
Efficaci vocals incastonati all’interno d’arrangiamenti graffiati da sferzanti chitarre, troviamo invece in “Don’t ever give your heart away“ (molto “FM”, ovviamente, visto che il cantante è Steve Overland) e “One more chance”, con l’ormai onnipresente Terry Brock.

Se quelli sopra citati sono i brani che ci hanno maggiormente impressionato, va detto che anche l’hard-rock classico di “Fighting”, il sound maggiormente oscuro di “Liar” ed il midtempo “If you love her” non offendono le orecchie dell’ascoltatore, e scorrono via piacevolmente.
Certo, “Blind Faith” resta lontano dalle vette siderali di “Phenomena” e “Dream Runner”, ma riesce benissimo nel non facile compito di non farli rimpiangere più di tanto, offrendo pane di buon gusto e consistenza per i denti degli appassionati di melodic rock.

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Tracklist:

01 – The Sky is Falling (Vox: Mike DeMeo – Riot & Masterplan, Guitar: Stefan Lindholm – Vindictiv & Firecracker)
02 – Blind Faith (Vox: Rob Moratti – Saga & Final Frontier. Guitar: Ian Crichton – SAGA)
03 -Fighting – Ralf Scheepers: (Primal Fear) Lead Vocals, Bass: Mat Sinner:  (Primal Fear
04 – Liar (Vox: Tony Martin – Black Sabbath, Guitar: Stefan Lindholm – Vindictiv & Firecracker)
05 – I was gonna tell you tonight (Vox: Robin Beck)
06 – Angels don’t cry (Vox: Mikael Erlandsson – Salute & Last Autumn’s Dreams
07 – If you love her (Vox: Chris Ousey –  Heartland, Guitar: Tommy Denander)
08 – House of Love (Vox: Rob Moratti – Saga & Final Frontier)
09 – Don’t ever give your heart away (Vox: Steve Overland – Overland, Shadowman, FM)
10 – One more chance (Vox: Terry Brock – Strangeways & Giant, Guitar: Steve Newman)

Line Up (Other Musicians):

Martin Kronlund: (Salute & Gypsy Rose) Guitars, and Bass,
Jim Kirkpatrick: (FM) Guitars,
Imre Daun: (Salute, Don Patrol) – Drums and Percussion,
Dan Helgesen – Keyboards and Hammond,
Henrik Thomsen: (Hope) Bass

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