Recensione: Bloodstained Endurance

Di Alessandro Calvi - 4 Luglio 2009 - 0:00
Bloodstained Endurance
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Anno: 2009
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62

Ormai sembra che i Trail of Tears se fanno più di un disco di fila con la stessa persona dietro al microfono non siano contenti. Per questo nuovo “Bloodstained Endurance” ripescano la loro ex singer Cathrin Paulsen che li aveva mollati all’inizio delle registrazioni di “Free Fall Into Fear” dopo il bel “A New Dimension of Might”. Abbandonati dalla cantante a disco già finito, il gruppo optò per l’abolizione della voce femminile concentrandosi solo su quella maschile, in quel caso fornita dal mastermind Ronny Thorsen e da Kjetil Nordhus. Per il successivo “Existentia” fece la sua comparsa la nuova soprano Emmanuelle Zoldan (spagnola con un passato in Sirenia e Penumbra). Line-up che durò poco dato che il tour dell’album rimescolò nuovamente le carte: degli allora membri rimase, infatti, il solo Thorsen.
Nuovo disco e nuova formazione, quindi, anche se con qualche faccia già vista (e potrebbe non essere necessariamente un male, ricordando la passata prestazione della Paulsen).

Questa sorta di “nuovo corso” dei Trail of Tears comincia con questo nuovo album “Bloodstained Endurance” che si presenta decisamente molto bene. L’opener “The Feverish Alliance”, infatti, colpisce nel segno. Brano veloce, melodico, aggressivo quando e dove serve, capace, inoltre, di mescolare molto bene la voce maschile e quella femminile in maniera non originalissima, ma decisamente orecchiabile e convincente.
Con la seconda “Once Kissed by the Serpent” sembra di fare un leggero passo indietro. La canzone dovrebbe essere più aggressiva e violenta della precedente puntando maggiormente su alcune influenze black-death, per questo protagonista è la voce maschile. Cathrin si limita ad alcuni intermezzi semi lirici con la voce particolarmente impostata, e con l’accompagnamento dei cori. Il risultato è decisamente molto meno coinvolgente dell’apertura e suona un po’ vuoto e già sentito.
Non va meglio con la tracklist. Le voci maschile e femminile continuano a passarsi il microfono in maniera banale e non riescono più a ricreare l’alchimia che aveva contraddistinto “The Feverish Alliance”.
“A Storm at Will” si discosta dai brani ascoltati fino a questo momento e passa il testimone alla sola Paulsen, la quale sfoggia tutto il suo arsenale timbrico passando da linee vocali delicate e sognanti, ad altre più cariche, fino alla lirica (prova, quest’ultima, non del tutto perfetta che fa pensare che la cantante abbia richiesto un po’ troppo alle proprie capacità).
Subito dopo si torna nel seminato con una serie di brani che ripresentano, più o meno, gli stessi stilemi delle canzoni che aprivano il disco, senza, purtroppo, aggiungere molto altro.
Peccato, perchè in un mercato ormai saturo di gruppi clone che puntano solo su melodie accattivanti e prive spessore e sulle proprie frontwoman (di volta in volta o sulla loro voce, o sul loro aspetto), la proposta dei Trail of Tears, con la loro chiara scelta di puntare su un sound più sporco, cattivo e aggressivo, spicca in maniera preponderante. Il gruppo di Thorsen, però, dovrebbe definitivamente decidersi a osare qualcosa in più a livello di songwriting e non accontentarsi di fare il “compitino”. Le potenzialità ci sono, le idee pure, anche se in questo secondo caso spesso sono un po’ disperse lungo le tracklist dei dischi e poco sfruttate. Manca, quindi, la voglia di fare qualcosa in più, di mettersi in gioco, anche con se stessi, alla ricerca di quelli che sono veramente i limiti del gruppo.

Per concludere i Trail of Tears danno alle stampe il loro sesto disco dopo un periodo un po’ burrascoso che ha portato alla rifondazione della band. Per i fan del gruppo, però, nulla di cui preoccuparsi perchè la band non ha cambiato quasi in nulla la propria proposta. Il risultato, quindi, è un album onesto, suonato bene e che si discosta dagli standard della scena gothic che oggi va per la maggiore, manca, però, come nei precedenti platter, ancora qualcosa per fare il decisivo salto di qualità.

Tracklist:
1 The Feverish Alliance 
2 Once Kissed by the Serpent (Twice Bitten by Truth) 
3 Bloodstained Endurance
4 Triumphant Gleam
5 In the Valley of Ashes 
6 A Storm at Will 
7 Take Aim.reclaim.prevail 
8 The Desperation Corridors 
9 Farewell to Sanity 
10 Dead End Gaze 
11 Faith Comes Knocking 

Alex “Engash-Krul” Calvi

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