Recensione: Briganti di Montagna

Di Alessandro Zaccarini - 29 Febbraio 2008 - 0:00
Briganti di Montagna
Band: Folk Stone
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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70

Da molto tempo, nel cuore della Germania (Turingia, Assia, Sassonia) esiste un movimento folk e folk rock che fino a pochi anni or sono era seguito soltanto da un ristretto cerchio di appassionati. Con il passare del tempo questo fenomeno si è avvicinato sempre di più al metal, riuscendo a unire le due fette di pubblico così bene che Wacken e altri festival importanti hanno aperto le lor porte (e i loro palchi) a band come In Extremo, Schandmaul, Potentia Animi e Corvus Corax.

I Folk Stone sono un esempio di come oggi questo movimento abbia scavalcato le alpi e sia giunto anche in terra italica, questa volta in quel delle montagne bergamasche.

I sette non inventano nulla, ma al contrario di quanto succede per altri ambienti, questo è il vero e proprio vanto della band: dai testi alle melodie circolari e secolari, tutto è un inno alla vita semplice e alla passioni antiche. Briganti di Montagna è un incrocio tra Menhir e In Extremo, in un folk/metal, lontano dalle velocità scandinave, che vuol essere un inno alla semplicità e che si ritrova dominato dalla cornamusa in un incedere quadrato e preciso in pieno stile mitteleuropeo.

Un lavoro con un paio di pezzi davvero buoni (‘In Taberna’ su tutti) e un paio da migliorare, ma l’aspetto importante è stato notare che le basi per una maturazione musicale rigogliosa ci sono tutte, per la gioia per gli amanti di In Extremo, Corvus Corax, Menhir e Ordoerir, i Folk Stone saranno davvero una gradita sorpresa.

Tracklist:
1. In Taberna (In Vino Veritas)
2. Con passo pesante
3. Briganti di montagna
4. Alza il corno
5. Ol gir del druet

Alessandro ‘Zac’ Zaccarini

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