Recensione: Carnal Demise

Di Vittorio Sabelli - 23 Maggio 2012 - 0:00
Carnal Demise
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Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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82

A distanza di cinque anni dal loro primo demo debuttano sulla scena, con l’omonimo platter, i Carnal Demise, quintetto finlandese che nel frattempo ha prodotto altri tre demo ma che mai, finora, è uscito allo scoperto con un lavoro più sostanzioso. Se è vero che l’attesa aumenta il piacere, eccovi serviti su un piatto d’argento.

I cinque di Kuopio riescono, in questo lasso di tempo, a improntare il loro percorso su un’ottima ed equilibrata miscela di technical/melodic death metal, che in Finlandia è noto come ‘death ‘n’ roll’, innestando all’interno elementi provenienti dagli ambiti più variegati. Così com’è vario il bagaglio dei singoli musicisti che, messo a servizio della musica, diventa la materia prima con la quale sono costruiti questi nove raffinati brani, ciascuno con una sua distinta personalità e peculiarità, ottimamente messa in risalto dall’eccelsa produzione e dal suono si cristallino, allo stesso tempo vivo e vibrante.

Dalla demo “Manmad 666” dello scorso anno fa il suo ingresso in line-up il vocalist Jarkko in sostituzione di Porrto, offrendo al combo una tavolozza di colori dotata di un range d’azione esteso, sotto il quale la musica prende direzioni alquanto inaspettate. Sia ben chiaro che di miracoli innovativi non ne troverete molti, ma tutto il materiale in mano ai cinque si plasma e si modella su misura, tenendo vivo l’interesse dalla prima all’ultima nota. In chiave globale non c’è niente di scontato, soprattutto in fase di songwriting, dove sezioni melodiche si alternano ad altre più aggressive, come ci tiene a sottolineare il chitarrista Timo Pönni nell’intervista, passando per mondi e generi che non limitano il raggio d’azione dei Nostri in un solo ambito. I colori da cui attingono i Carnal Demise sono molteplici ma miscelati tra loro con buon gusto e sempre attinenti al percorso creativo.

Il video dell’opener “Flatline Fever” ha anticipato l’uscita del disco lasciando presagire una direzione più *-core, depistandoci da quello che realmente è il lavoro nel suo insieme. Perché già la successiva “Dead End Stare”, presente nella demo “Manmade 666”, è caratterizzata da un mid-tempo sul quale prima accordi dal sapore di Kashmir, poi un riff tagliente, conducono a un bridge incisivo e infine a un ritornello di cui basta un solo ascolto per imprimersi a fondo nella vostra mente. La parola magica della traccia n. 3 (“Scum”) non può non farci sussultare, sarà lei o no? Vi lascio il dubbio, motivo in più per scoprire i Carnal Demise. “Troubleloaded/Demonspeeded” continua il gioco pesante impostato dalla band: strofe con riffing micidiali e refrain concesso alla melodia, di quelli alla Nevermore, ben sorretta da un background sempre fresco e trascinante. È questa, a mio avviso, una delle tattiche vincenti dell’ensemble, che caratterizza anche “The Pulse Of The End”, il cui intro affidato al synth conduce a schiudere nuove porte, e “Knives And Nails”, tra i brani menzione speciale, con un finale inaspettatamente doom sul quale emerge lo spettro sonoro di Jarkko. Dalla melodia alla follia: “League” è un tributo agli Slayer, al vocalist Tom Araya in particolare, con Jarkko che s’impossessa sia dell’urlo di battaglia di “Angel Of Death”, sia dell’aggressività minacciosa di “Dittohead” mentre “True Fallacy”, se nella prima parte inneggia a Meshuggah e Lamb Of God, nella seconda un arpeggio di piano tiene una solenne marcia celtica che sfocia nella conclusiva “Sleighride”, superba conclusione di un disco vario ma amalgamato e curato con grande maestria.

Miscela vincente con una produzione superba che esalta ogni singolo istante di questo “Carnal Demise” che presenta al grande pubblico uno dei gruppi che, con un po’ di fortuna, avranno da dire la loro nel panorama metal.

Vittorio “VS” Sabelli

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Tracce:
1. Flatline Fever 3:12
2. Dead End Stare 5:10
3. Scum 3:53
4. Troubleloaded/Demonspeeded 3:54
5. League 4:11
6. The Pulse Of The End 4:15
7. Knives And Nails 4:48
8. True Fallacy 4:51
9. Sleighride 8:07

Durata 43 min.

Formazione:
Jarkko – Voce
Tuomas – Chitarra
Timo – Chitarra
Taavi – Basso
Hyde – Batteria
 

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