Recensione: Comin’ Out Fighting

Di Thrashing_Rage - 23 Giugno 2004 - 0:00
Comin’ Out Fighting
Band: Sinner
Etichetta:
Genere:
Anno: 1986
Nazione:
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85

I Sinner (band nata dalla mente del biondo Mat agli inizi degli anni 80) possono essere considerati attualmente una band finita. Basta prendere gli ultimi tre lavori (The Nature of Evil,The End of Sanctuary e There will be execution) per vedere all’azione una band statica e quasi annoiata.
Tuttavia, se rivolgiamo lo sguardo verso due decadi fa, potremmo osservare una band completamente diversa da quella che oggi è portata avanti non più da un vero rocker, ma da un business-man della Nuclear Blast. I Sinner rappresentavano l’hard n’heavy tedesco con UDO, Warlock, Tyran Pace ed altri miti. Una cosa che contribuiva a rendere grande la band era sicuramente la stratosferica line-up che i Sinner vantavano nel 1986 (anno dell’uscita del mitico Comin’Out Fighting): Mat Sinner come sempre alla voce e al pulsante basso, due fra i migliori chitarristi tedeschi: Angel G.Schleifer (poi nei Demon Drive) ma soprattutto l’astro nascente Mathias Don Dieth (con un futuro negli UDO), alla batteria l’esperto Bernie Van Der Graaf e alle tastiere l’ospite d’eccezione Don Airey (il miglior key-wizard degli anni 80). Inoltre ai cori vediamo due personaggi come Charlie Hunn (Victory) e Micheal Voss (Casanova,Mad Max). Con musicisti cosi in forma poteva uscire soltanto un disco veramente bello,cromato dalla prima all’ultima nota e soprattutto Heavy Metal.
Apre le danze la acceptiana Hypnotized (il riff iniziale è il rifacimento della ben più nota Screaming for a love bite), che ci trasporta in un mondo fatto di spandex, di chitarre infuocate e di musicisti pieni di passione. Anche la seguente “Faster than the light” è un concentrato di hard n’heavy sia americano sia tedesco, ed è questa una delle carte vincenti dei nostri Sinner: sapevano amalgamare con classe e maestria il class-metal americano e l’heavy ruggente delle lande tedesche.
Le due songs del platter che contengono la parola ROCK (Age of Rock e Germany Rocks) sono i due inni per eccellenza del disco, come la iper vitaminica Lost in a minute dove all’inizio i synth di Don Airey cercano di farsi spazio fra le chitarre, e con il tipico suono anni’80 e con l’aiuto di Dieth & Schleifer riescono a creare un atmosfera magica.
La catchy Playing with Fire sembra uscita dalle session di Animal House del colonnello per eccellenza (il signor Udo). A chiudere questo capolavoro ci pensano altri due pezzi che si discostano dalla falsariga dell’album: la bellissima Rebel Yell (cover del biondo singer Billy Idol) e la romanticissima ballad Don’t tell me (i Sinner nel successivo album Dangerous Charm scriveranno la più bella ballad del gruppo cioè Everybody needs Someone).
Heavy Metal di classe è il solo aggettivo per descrivere un (capo)lavoro come questo Comin’Out Fighting.

Tracklist:
1. Hypnotized
2. Faster Than Light
3. Comin’ Out Fighting
4. Age Of Rock
5. Rebel Yell
6. Lost In A Minute
7. Don’T Tell Me (That The Love Is Gone)
8. Germany Rocks
9. Playing With Fire
10. Madhouse
Line Up:
Mat Sinner – Lead And Backing Vocals, Bass
Angel Schleifer – Lead Guitar, Backing Vocals
Mathias Dieth – Lead Guitar, Backing Vocals
Bernie Van Der Graaf – Drums, Backing Vocals
Don Airey – Guest Keyboards
Charlie Huhn – Guest Backing Vocals
Michael Voss – Guest Backing Vocals

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