Recensione: Coming from the sky

Di Paolo Beretta - 12 Marzo 2003 - 0:00
Coming from the sky
Band: Heavenly
Etichetta:
Genere:
Anno: 2000
Nazione:
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61

Lo ammetto ragazzi: di Coming from the sky la cosa che inizialmente ha attirato maggiormente la mia attenzione è stata la copertina del cd. Quell’angelo blu, così bello e innocente, caduto dal cielo ha rapito i miei occhi ma scommetto che avrà lo stesso effetto anche su di voi. Agli Heavenly per diventare la punta di diamante del Metal made in France (che a dir la verità non ha un grande movimento attualmente) non sono serviti sacrifici immani; è “bastato” loro vincere un concorso tra altre Power Metal bands emergenti. Si sono così assicurati, allo stesso tempo, un contratto con la prestigiosa Noise records e la partecipazione all’album di Kai Hansen e Piet Sielck. Un esordio di spessore che ha riproposto con maestria un power metal melodico rifacendosi, senza celarlo minimamente, a Gamma Ray, Iron Savior, Edguy, Helloween… 12 canzoni (2 bonus track) che con il loro sound tipicamente allegro, “zuccheroso” come non mai, hanno il grande pregio di alleggerire i nostri cuori e regalarci una sessantina di minuti di svago, melodie innocue e soffici dove poter lasciare andare senza preoccupazioni la nostra mente. Dove possiamo cavalcare con facilità tempi incalzanti con qualche cambio di ritmo (mantenendo sempre o quasi velocità notevoli) e ascoltare cori da stadio che ci faranno dimenticare, per un breve ma intenso momento, tutti i nostri problemi. Assoli fulminei decisamente melodici, riff mai troppo pesanti e “cattivi” riusciranno a garantire credibilità sufficiente alle tracce del suddetto cd.Questi sono gli elementi “miracolosi” che caratterizzano Coming from the sky; queste sono le trite e ritrite caratteristiche che stanno, a mio modo di vedere, ammazzando il Power Speed Metal moderno con tante nuove band, tutte uguali, che si sfidano annualmente tra di loro per avere la prestigiosa palma di miglior gruppo in Helloween style. Cosa dire? Gli Heavenly sono bravi (e quella palma l’ hanno vinta nel 2000), molto accademici; le chitarre accompagnate a tratti da zio Piet sono convincenti, l’alternanza di voce tra Ben Sotto e Sielck è riuscita e rende meno banali i pezzi che non hanno paura (pur trattandosi di debutto) di sfondare senza problemi i 7 minuti più volte. Our only change (miglior brano del disco) docet. Ciò non toglie che gli Heavenly debbano ancora migliorare molto. Le strofe molto spesso sono senz’anima, vuote e volano via con troppa facilità (banali) spianando la strada in maniera spudorata al vero punto di forza della formazione: i “chorus gospel” (dotati di ordinati intrecci di backing vocals) che ripetuti all’infinito rischiano di stufare. Ben Sotto è inoltre un cantante che, a mio modo di vedere, deve crescere. La sua ugola è alta e di indubbio valore ma non ha nel modo più assoluto l’estensione vocale di Michael Kiske (sebbene molti affermino che sia il suo degno erede) e la sua imitazione nei confronti del singer tedesco è palese e, secondo me, non troppo riuscita . Un po’ più di personalità sarebbe gradita! In conclusione Coming from the sky è un cd ineccepibile, ben prodotto e suonato, che fila liscio e senza problemi per tutta la sua durata. Ed è proprio questo il suo problema più grande; non ci sono delle canzoni che mi facciano scattare in piedi e che mi “dicano” qualcosa di particolare o nuovo. I 4 ragazzi francesi prendono, a mani aperte, da più parti il meglio del Power Metal moderno dando vita ad un lavoro che al primo ascolto (se siete fan del genere) vi farà gridare al capolavoro assoluto ma che con il tempo perderà inesorabilmente la sua carica! Non basta questo alle mie orecchie; sia ben chiaro non pretendo al debutto un capolavoro innovativo, ma ad una (per quanto buona) copia di Helloween & C. (che hanno inventato questo sound ben 13 anni prima di loro) non mi sento di dare più di una sufficienza. Spero che con il tempo i transalpini sappiano intraprendere una loro personalissima strada dal momento che, nonostante abbia ascoltato il cd diverse volte, ci sono alcune (non tutte) song che sono entrate nel mio orecchio sinistro e uscite da quello destro senza lasciare il segno.

Tracklist:

  1.   Coming from the Sky
  2.   Carry Your Heart
  3.   Riding Through Hell
  4.   Time Machine
  5.   Number One
  6.   Our Only Chance
  7.   Fairytale
  8.   My Turn Will Come
  9.   Until I Die
 10.   Million Ways

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