Recensione: Confronting The Mirror

Di Orso Comellini - 13 Settembre 2011 - 0:00
Confronting The Mirror
Band: Sized
Etichetta:
Genere:
Anno: 2011
Nazione:
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68

I Sized sono una nuova realtà nel panorama thrash brasiliano e si presentano a noi con il debutto “Confronting The Mirror”.

Originari di Florianópolis, prosperosa città fiorente su un’isola del versante orientale del vasto stato sudamericano, iniziano la loro carriera come cover band dei connazionali Sepultura (Sepulnation). Dal 2008, però, decidono di comporre del materiale proprio e l’anno successivo, come da rito, rilasciano un demo autoprodotto, prima di recarsi presso gli studi Schneider per registrare il primo album sulla lunga distanza.

Il combo di Belo Horizonte rimane indubbiamente un importante punto di riferimento nel songwriting dei Nostri ma, a parte qualche eccezione, non appare poi così dominante. Certo, è inevitabile fare paragoni tra il cantato ruvido di Kavera con quello ben noto di Max Cavalera e i temi trattati nelle lyrics, così come le strofe quadrate, non fanno che confermare queste somiglianze. È vero anche, però, che suonare con continuità (e soprattutto versare tanto sudore dal vivo) canzoni impegnative (anche se cover), non può che aver giovato in termini di esperienza e convinzione. Solidità che si riflette su composizioni abbastanza articolate e varie dal fascino old school, seppur in linea di massima attuali, in cui fanno capolino alcune soluzioni (o espedienti) non propriamente ortodossi. Altro aspetto importante poi è l’influenza che un gruppo come gli Slayer continua a rivestire, ieri (come nel caso dei primi Sepultura) come oggi, nei confronti delle nuove leve – sebbene cambino gli intenti e le modalità.

Tutte considerazioni che accompagnano l’ascolto dell’opener “Suicide”: un brano aggressivo fin dalle prime note, supportato molto bene dall’incessante lavoro alla batteria di Ovo –evidentemente doversi cimentare con i poderosi pattern di Igor Cavalera inizia a dare i suoi frutti. Dopo un break centrale rallentato, cantato/parlato in brasiliano, ci pensa il solo di chitarra di Vitor a riportarci sulle serrate frequenze iniziali e inevitabilmente a battere il piede a terra. Si passa poi ai ritmi più cadenzati di “Empty”, rifferama potente e minaccioso ma, di nuovo, ci mette del suo il buon drummer con rullate vigorose e sferzate di doppio pedale. Non male anche la martellante “For The Enemy” e “Systematic Chaos” (la cui partenza procurerà una certa sensazione di déjà-vu a più di una persona), canzoni costruite su solide fondamenta, alle quali però non corrispondono refrain altrettanto efficaci: forse un po’ deboli ma non banali.
Le quotazioni dell’album risalgono sensibilmente con l’hardcoreggiante e catchy “Way To It All” e la tirata “Above The Throne”, inframmezzate dalle folli variazioni di “Barquinho… In Hell” tra rilassanti passaggi di musica lounge (in questo caso si potrebbe definire samba o meglio bossa nova) cantati nella lingua madre, cavalcate thrash e perfino una sfuriata quasi grind finale.
Discorso simile anche per la particolare “Hypnosis”, con riff dal groove bluesy che si alternano a devastanti accelerazioni e alle mitragliate dei blast-beat. “Insufficient” non aggiunge niente di rilevante al disco, ma non lascia il tempo di annoiare per via delle telluriche strofe. Sicuramente meglio la doppietta finale con i caustici soli di “Inside” e soprattutto la spietata “Salvation”, tanto per mettere bene in chiaro che quando c’è da picchiare duro i sudamericani non si risparmiano di certo.

“Confronting The Mirror”, con i suoi alti e bassi, è un importante punto di partenza nella carriera dei giovani thrasher brasiliani Sized, i quali, pur pagando ancora (in parte) dazio quanto a personalità, sono riusciti nell’intento di mettere in mostra una certa intraprendenza e interessanti potenzialità: qualità indispensabili per riuscire a emergere e compiere la definitiva maturazione. Non un disco memorabile, quindi, ma assai piacevole e onesto, che potrebbe essere apprezzato sia dai metal-heads più intransigenti sia dai più, per così dire, modernisti.
Buona la prima.

Orso “Orso 80” Comellini

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Track-list:
1. Suicide 3:37
2. Empty 5:02
3. For The Enemy 4:07
4. Systematic Chaos 5:34
5. Way To It All 4:34
6. Barquinho… In Hell 3:35
7. Above The Throne 4:41
8. Insufficient 3:59
9. Hypnosis 5:12
10. Inside 3:00
11. Salvation 3:14

All tracks 47 min.

Line-up:
Kavera – Vocals, Guitar
Vitor – Guitar, Backing Vocals
Quira – Bass
Ovo – Drums
 

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