Recensione: Corte dei Miracoli

Di Silvia Graziola - 15 Maggio 2007 - 0:00
Corte dei Miracoli
Etichetta:
Genere: Prog Rock 
Anno: 1976
Nazione:
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79

I Corte dei Miracoli sono uno dei tanti gruppi di rock progressivo italiani nati nei primi anni settanta, più precisamente nel 1973 a Savona, includendo nella formazione ex membri dei Tramps e de Il Giro Strano come il tastierista Alessio Feltri ed il bassista Gabriele Siri.

All’interno della breve vita artistica dei Corte dei Miracoli possono essere distinte due diverse formazioni, entrambe caratterizzate dalla mancanza di un chitarrista e dalla presenza di due tastieristi; la prima formazione è del 1973 ed è costituita da Graziano Zippo alla voce, Gabriele Siri al basso, Flavo Scogna alla batteria e percussioni, Alessio Feltri e Michele Carlone alle tastiere. Questa prima formazione registrò tra il 1974 ed il 1974 un album che al tempo non venne pubblicato e venne stampato postumo nel 1992 dalla Mellow Records (MMP 104) con il titolo di Dimensione Onirica.

La seconda formazione dei Corte dei Miracoli differisce dalla prima per l’uscita dal gruppo del Michele Carlone, sostituito da Riccardo Zegna alla tastiera poco prima di iniziare la registrazione del secondo album. È il 1976 ed il titolo del nuovo album è semplicemente Corte Dei Miracoli, primo ed unico lavoro ad essere stampato quando il gruppo è ancora in vita. Ad occuparsi di questo è la casa discografica Grog, etichetta distribuita dalla Fonit-Cetra e fondata dai fratelli Aldo e Vittorio De Scalzi; quest’ultimo voce e chitarra dei New Trolls.

 

Complice l’insolita line-up, la presenza massiccia di tastiere e l’assenza di chitarre contribuisce notevolmente ad ingentilire il suono del gruppo, rendendolo melodico, raffinato ed orientato verso un prog sinfonico.

Di grande effetto è l’introduzione di …e Verrà L’uomo, brano di apertura del disco, dove un ottimo incrocio di sintetizzatori e tastiere spiana la strada per la chitarra fortemente distorta e quasi stridente dell’ospite del disco, lo stesso Vittorio Scalzi dei New Trolls, che completa nel migliore dei modi la sezione ritmica per consegnare alla parte cantata il dominio della scena. Partiture nervose e tranquille si contendono la parte principale, mantenendo grazie alla massiccia (omni)presenza delle tastiere un’atmosfera più leggera, quasi romantica. Grande è il lavoro di Feltri e Zegna, inseguiti da elaborati tocchi di batteria e Verso il Sole è un esempio di tutto questo, con la sua grande varietà di effetti di tastiera come Moog, Pianoforte elettrico e sintetizzatori con effetti strings, fortemente Emerson, Lake & Palmer nel loro effetto. L’unica pecca è forse quella di essere alla lunga un po’ prolissi nell’esecuzione dei brani, rendendo meno fluido l’ascolto.

Una Storia Fiabesca, brano sulla libertà e sull’amicizia, mette in mostra il lato più melodico dei Corte dei Miracoli, accompagnandosi con una bellissima introduzione di pianoforte elettrico, esprime al meglio il lato più romantico e sognante del gruppo, che tuttavia si distingue dallo stile di altre band di prog melodico melodici “contemporanee” come i Locanda Delle Fate, anch’essi caratterizzati da due tastieristi all’interno della formazione.

Il Rituale Notturno è una canzone dalle atmosfere soffuse, che quasi suggerisce visione notturna, ingentilita dal Mellotron, mentre  I Due Amanti è un omaggio a Notre Dame di Victor Hugo, la storia del buono e deforme campanaro della cattedrale di Notre Dame, emarginato ed evitato da tutti per il suo aspetto. Quasimodo, inamorato di Esmeralda, una zingara che lui stesso aveva aiutato a rapire per assecondare un capriccio amoroso del suo (di lui) padrone Claude Frollo, si lascia morire una volta che la ragazza viene condannata ed uccisa per stregoneria. Proprio l’ultimo brano del disco suggerisce la provenienza del nome del gruppo: la Corte dei Miracoli era proprio il luogo maledetto fuori dalle mure della città in cui si radunavano tutti gli esclusi descritto nel romanzo.

 

L’unica stampa in vinile del disco è quella della Grog e risale al 1976 (GRL 04) ed ha copertina apribile; esistono con lo stesso formato una ristampa giapponese (King K22P326) ed una coreana (Si-Wan SRML 2004). Esiste una stampa su CD del 1994 della Vinyl Magic (VM 040) ed esiste un cofanetto dedicato all’etichetta Grog composto da otto dischi, stampato nel 2003 dalla casa giapponese Arcangelo in cui è incluso questo album.

 

Tracklist:

 

01 – … e Verrà L’Uomo

02 –  Verso Il Sole

03 – Una Storia Fiabesca

04 –  Il Rituale Notturno

05 – I Due Amanti

 

 

Formazione:

 

Graziano Zippo (voce)
Alessio Feltri (tastiere)

Riccardo Zegna (tastiere)
Gabriele Siri (basso)
Flavio Scogna (batteria, percussioni)

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