Recensione: Crazy Nights

Di Thrashing_Rage - 28 Agosto 2004 - 0:00
Crazy Nights
Band: Kiss
Etichetta:
Genere:
Anno: 1987
Nazione:
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75

Dopo aver completato nella prima metà del 1986 l’Asylum Tour, i Kiss (all’epoca Paul Stanley, Gene Simmons, Bruce Kulick e il compianto Eric Carr) assumono il famoso produttore Ron Nevison (già sound-engineer di Led Zeppelin, Heart, Ozzy Osbourne e Survivor) per dare vita ad uno dei lavori più melodici e cromati mai prodotti dalla band americana: Crazy Nights (il disco in realtà doveva assumere il nome di Who Dares Wins).
Ci sono molti ospiti che partecipano a questo disco in qualità di songwriter: si parte dal famosissimo Desmond Child, passando per Adam Mitchell e concludendo con la mitica Diane Warren. Con questa schiera di songwriter avrete ben capito che questo lavoro è stato un esperimento AOR/Hard per metà, e perchè dico per metà ? Adesso vi spiego: questo disco è formato da 11 canzoni, 7-8 scritte da Paul Stanley (con l’aiuto dei songwriter appena elencati) e le rimanenti scritte da il peggiore Gene Simmons degli anni’80. Quindi siamo di fronte ad un album discontinuo, dove le canzone cantate da Stanley sono davvero mitiche, mentre quelle di Simmons cadono subito nel dimenticatoio. Durante le registrazioni del disco ci furono delle tensioni fra Simmons e Stanley proprio per i differenti stili intrapresi tra i due.
Prendiamo ad esempio la mitica I’ll fight hell to hold you (un bellissimo hard n’heavy pirotecnico) e paragoniamola con le bruttine Good girl gone bad e Hell or High Water ed il gioco è fatto: una fetta di album è su alti livelli, l’altra fetta sfiora la mediocrità. Poi c’è l’inno Crazy Crazy Nights (una vera e propria scarica adrenalinica) ed inoltre l’accoppiata Stanley/Child, per questo disco, ci regala una delle più belle di sempre: Reason to Live. Un concentrato di emozioni, rabbia e amore descritte con passione come nella migliore tradizione AOR/Hard americana.
C’è ancora spazio per grandi hit, ed ecco la meravigliosa Turn on the Night (scritta con Diane Warren), che aperta da un connubio di tastiere e chitarre ci fa tornare in mente i Bon Jovi dell’esordio (il pezzo She don’t know me).
Se per questo disco la stesura delle songs era affidata al solo Stanley e a Desmond Child avevamo di fronte il capolavoro dei Kiss anni’80, cosi invece abbiamo solo 6-7 canzoni veramente valide.
La band girò tre divertenti video clip per Crazy Crazy Nights, Reason to Live e Turn on the Night, che ritraggono la band in veste live (su Crazy Crazy Nights e Turn on the Night) e alle prese con una donna (su Reason to Live).
Questo disco lo posso consigliare a chi ama le sonorità più platinate e a chi non scoccia spendere soldi solo per una manciata di ottime canzoni.

Tracklist:
1.Crazy Crazy Nights
2.I’ll fight hell to hold you
3.Bang bang you
4.No no no
5.Hell or high water
6.My way
7.When your walls come down
8.Reason to live
9.Good girl gone bad
10.Turn on the night
11.Thief in the night

Line Up:
Paul Stanley – vocals, guitars, keyboards
Gene Simmons – bass, vocals
Bruce Kulick – lead guitar
Eric Carr – drums

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