Recensione: Crimson Glory

Di LeatherKnight - 15 Gennaio 2003 - 0:00
Crimson Glory
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Anno: 1986
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90

I Crimson Glory sono straordinari, rappresentano uno dei migliori gruppi in assoluto dell’Heavy Metal nella sua storia. Tutto ebbe inizio nel 1982, quando quattro ragazzi decisero di metter su una propria band nella loro cittadina, Sarasota, in Florida.
Dopo qualche anno, questi quattro amici avevano già conquistato i cuori di molti fans tra USA ed Europa e vivevano la loro meritatissima Gloria.

Agli inizi il nome della band era Beowulf, poi tramutato in un ben più affascinante Crimson Glory; oltre che per puntare su un approccio più accattivante, il cambio del monicker forse fu scelto anche per evitare problemi di omonimia con una band californiana (di heard’n’heavy) che già qualche anno prima si era battezzata con il nome del guerriero danese, celebrato su tutti i libri di letteratura inglese.

Al di là dei vari proclami che sono stati strombazzati durante gli anni riguardo il valore artistico di alcuni gruppi, anche interessanti per carità, e la loro classe (paragonata appunto a quella dei Crimson Glory), c’è da dire che nessuno è mai stato come i Crimson Glory. Questa formazione racchiude innati elementi troppo unici per essere condivisi con altre bands, onestamente.
È vero che ci sono altri gruppi che navigano su sonorità non troppo distanti dalla Gloria Cremisi, ma confronti stilistici (da una pare o dall’altra) oltre che essere stupidi e molto indecorosi, non arriverebbero a nessuna conclusione sensata.
La musica è un qualcosa spesso di indescrivibile, perché coniuga passione, studi molto tecnici, emozioni, sogni, praticità, ecc.., non si può ridurre ad un discorso di “stampe originali” e “fotocopie” più o meno soddisfacenti.

Ma torniamo a parlare puramente dei CG. Dicevo che questa band ha peculiarità tutte sue: infatti, oltre a poter vantare una formazione tecnicamente formidabile ed una sensibilità/genialità di composizione pressoché prodigiosa, sapreste dirmi quante volte avete conosciuti gruppi i cui membri si facevano immortalare solo e soltanto con i volti misticamente coperti da maschere argentee??
Personalmente mi viene in mente solo il singer degli italiani Shadows of Steel, ottima band che consiglio caldamente di ascoltare/supportare, i quali comunque sono ovviamente arrivati più tardi e certamente saranno anche fans dei Crimson Glory. Ma stiamo parlando di un’altra epoca e di un’atmosfera artistica piuttosto differente comunque.

A questo si aggiunge anche il profilo personale-artistico del singer dei Crimson Glory: Midnight!
Più un mito che un uomo: uno screamer unico, in grado di esibirsi in acuti allucinanti, una roba stratosferica, mantenendo costantemente un’espressività personalissima ed un’eleganza stilistica senza pari.
Sul conto di questo misterioso personaggio si sono dette mille cose e le sue interviste (rilasciate con un linguaggio latentemente sibillino) non hanno certo contribuito a chiarire proprio tutto, ma quello su cui non si deve dubitare sono le sue formidabili doti di singer (impressionanti sia su disco che dal vivo).

Sto divagando troppo? No, vi assicuro di no. È tutto qui quello che dovevo dire, perché questo è un album che parla da solo; ogni canzone affresca meglio di qualsiasi mia parola o riflessione la raffinatezza di arrangiamenti così eleganti ed incisivi, degli assoli così veri ed intensi, delle atmosfere eteree, sognanti ed allo stesso tempo intime e segrete degli otto capolavori che formano il debutto omonimo dei CG.

Heavy Metal nella sua forma più incorruttibile: affilatissime melodie d’acciaio che rincorrono emozioni impareggiabili ricreate da spettacolari prestazioni semplicemente over the top. Stupende poi le sfumature che colorano alcuni tratti delle canzoni (il riff iniziale di “Mayday” che scatta un attimo prima della fine del conto alla rovescia del lancio spaceshuttle; l’ineffabile lavoro di backing vocals sulla cupissima “Lost Reflection”, i continui richiami reciproci delle lyrics e mille altre meraviglie che non sto qui a svelare per non rovinarvi il piacere di scoprire e conoscere “Crimson Glory”).

Ulteriori dettagli sulla storia e la gloria di Midnight e compagni sarebbe senza dubbio d’obbligo su questa webzine. Il fatto è che non si finisce mai di chiudere un discorso che se ne riaprono al dieci subito dopo. Vabbè, direi che un’analisi più tecnica ed approfondita la rimandiamo ad uno speciale di prossima pubblicazione (così prendiamo fiato, ehehe), comprendente demos, partecipazioni a compilation, covers (bellissima “Lost Reflection” eseguita dai Morgana Lefay), registrazioni dal vivo, foto, dischi rari (il singolo “Dream Dancer” e l’edizione rarissima del debutto in casetta con la bonus track) e via dicendo.
Magari tutto questo vedrà la luce in occasione della reunion dei Crimson Glory..che parebbe anche non troppo distante! Che ficata, eh?!

Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli

1) Valhalla
2) Dragon Lady
3) Heart of Steel
4) Azrael
5) Mayday
6) Queen of the Masquerade
7) Angels of War
8) Lost Reflection

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