Recensione: Crypta Vox

Di Mario Munaretto - 16 Gennaio 2005 - 0:00
Crypta Vox
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
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Obscurum Malum nasce nel Luglio del 2004 tra gli oscuri monti dell’Irpinia come progetto solista di Lord Yshua, Cripta Vox risulta essere l’opera prima di questo project. Il sound proposto è riconducibile ad un marcissimo e grezzissimo black metal. Il demo è costituito da sei tracce in formato cd-r, il tutto corredato da un booklet con i testi di quattro delle sei tracce che lo compongono.

La produzione non è proprio delle più ottimali, giusto per utilizzare un eufemismo. Il suono è sporco, primitivo, straziato, con una registrazione che presenta un’equalizzazione molto sbilanciata. Le voce copre spesso gli altri strumenti e sovente le ritmiche e i pattern della drum-machine sono appena percettibili. Quanto detto si nota molto nei primi due pezzi, Oscura Luna e Altare, mentre in Scrigno del Male, la resa sonora migliora leggermente. Ascoltando i primi tre brani si può capire come il marchio presente in queste composizioni abbia i connotati canonici e tipici del black metal norvegese degli esordi, Mayhem e Darkthrone su tutti.

Vorrei poi fare una menzione alle vocals, molto particolari, registrate in presa diretta e sfruttando i riverberi naturali offerte dagli ambienti di una chiesa e delle case diroccate di una paese abbandonato. Diciamo che non si tratta di un vero e proprio screaming, quanto piuttosto di un lamento, quasi di un sussurro, malevolo, glaciale, ossessionante, una fredda lama che scivola minacciosa tra le ombre, un fantasma che vaga disperato tra le nebbie. Vagamente mi ha riportato alle mente i misantropici e masochistici deliri degli Abruptum. La quarta canzone, Nox Eterna, presenta un tiro più aggressivo e un riffing certamente più tagliente, e dalle liriche, in italiano come il resto del demo, si comprende come il brano sia un inno alla notte e allo spirito della natura. Ghianara è cantata in dialetto e parla di questa figura, la ghianara appunto, una creatura tipica del folclore locale irpino, una specie di strega, che di notte si posiziona sullo stomaco delle sue vittime per farle soffocare. Oscuranima, dalle reminscenze “hellhammeriane”, chiude poi Crypta Vox.

Credo sinceramente che il progetto Obscurum Malum abbia diverse aree di miglioramento, a partire dal livello di registrazione del demo, veramente “naive”, e dal conseguente mixaggio, piuttosto elementare: l’impasto sonoro che ne scaturisce non permette all’ascoltatore di comprendere appieno molti passaggi. Anche il programming della sezione ritmica sarebbe da rivedere. Detto questo però, sono anche convinto che dietro questo lavoro ci sia passione e impegno, e lo si capisce dai concept presenti nelle canzoni, dalle stesse liriche, dal cantato coinvolto e sofferto. I margini e, ne sono certo, la volontà per migliorare sono ben presenti, rimando quindi ad un prossimo ascolto una valutazione definitiva sull’operato della band. Buon lavoro!

Tracklist.

01. Oscura Luna
02. Altare
03. Scrigno del Male
04. Nox Eterna
05. Ghianara
06. Oscuranima

Contacts:

e-mail: marcomainiero@libero.it

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