Recensione: Dark Rays Rip the Light

Di Matteo Lavazza - 5 Ottobre 2003 - 0:00
Dark Rays Rip the Light
Band: Nicta
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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80

I Nicta si ripresentano al pubblico dopo il “Promo 2002” dello scorso anno, e fortunatamente per loro con questo demo sono riusciti a risolvere alcuni dei problemi che avevano palesato nella loro precedente release.
Anche per questo lavoro definire il genere proposto dal gruppo è piuttosto arduo, “Dark Rays Rip the Light” è orientato su un Power Metal in cui si inseriscono parti Black Metal, alla Cradle of Filth per intenderci, e parti Metal Classico, l’iniziale “Enuma Elish” mette subito in mostra una delle caratteristiche del demo, cioè l’uso della doppia voce, una pulita e una in scream, anche se sinceramente non ho capito chi si occupa delle parti in scream. Il pezzo è giocato sull’alternanza di parti tirate e parti più tranquille, con la voce di Fabio Valentini che riesce ad essere davvero convincente, così come convincenti appaiono le parti in scream. Il brano risulta arrangiato davvero bene riuscendo a far convivere al suo interno atmosfere diverse.
La seguente “Wrathful” viene aperta da un riff molto Metal, per poi svilupparsi in modo decisamente originale, grazie anche all’ottimo lavoro del batterista Andrea Bertassello, da segnalare anche la buona prestazione di Nuccio Cafà alla chitarra, sia in fase solista che in fase ritmica.
Con “Divine Deception” è la tastiera a fare da protagonista, con Graziano Ferraccioli impegnato a creare passaggi decisamente convincenti, davvero molto buona l’alternanza di parti veloci e parti più lente con la voce in scream a donare cattiveria al tutto, anche ai passaggi più melodici. Bello anche lo stacco acustico centrale, anche se la parte successiva ricorda davvero troppo certe cose dei già citati C.o.F, ma nel complesso il brano risulta davvero ben scritto.
La conclusiva “The Dark Inner Shadow” è forse il pezzo più originale del lotto, con un inizio acustico e molto oscuro che mi ha riportato alla mente gli Iced Earth di Dark Saga. La canzone si sviluppa poi sull’alternanza di parti melodiche e sfuriate decisamente Black metal, il tutto a atto a creare un pezzo con un atmosfera molto strana ma sicuramente azzeccata.
Molto buoni i suoni che riescono a donare quell’aggressività che era mancata al demo d’esordio del gruppo.
Tecnicamente la band è davvero preparata e riesce a mettere a disposizione dei brani questa perizia tecnica.
In definitiva posso dire che questo “Dark Rays Rip the Light” è un lavoro convincente, in cui i Nicta dimostrano di avere i mezzi per poter creare qualcosa di davvero personale, gli unici piccoli problemi riguardano qualche cambio di tempo e di atmosfera che non risulta fluido come dovrebbe e il fatto che a volte le influenze risultano fin troppo evidenti, resta comunque il fatto che i Nicta sono un ottimo esempio di come si possano cercare nuove strade all’interno del Metal senza stravolgere quella che è l’essenza del Metal stesso, se continueranno su questa strada e limeranno i piccoli difetti di cui parlavo prima avremo davvero una grande band.

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