Recensione: Darkness Walks Besides Me

Di Alberto Fittarelli - 9 Maggio 2009 - 0:00
Darkness Walks Besides Me
Etichetta:
Genere:
Anno: 2009
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
90

Sbucano letteralmente dal nulla questi finlandesi, eppure fanno subito un debutto col botto: i Black Sun Aeon si piazzano immediatamente alle prime posizioni delle uscite gothic del 2009 con un album che andrà a toccare i cuori di una fetta decisamente trasversale di fan.

Iniziamo col dire che il gruppo è sostanzialmente un progetto solista di Tuomas Saukkonen, talentuoso polistrumentista attivo in una dozzina (!) di band diverse, tutte però rimaste sinora nell’underground più oscuro. L’idea dietro al progetto Black Sun Aeon è quella di un death/doom con grossi, grossissimi accenti gotici, che peschi sia dalla tradizione Amorphis (e torneremo a breve sulla cosa), sia da quella britannica degli anni ’90, tra My Dying Bride e Paradise Lost periodo Gothic, appunto. Il risultato? Clamoroso.

Il riffing del gruppo è molto semplice, così come la sezione ritmica: Saukkonen ha privilegiato infatti la melodia costruita con piano e tastiere, ma senza mai surclassare un muro di chitarra che rimane preponderante, forte, deciso. Il suo growl è espressivo, potente ma trascinato, nella più classica tradizione à la Nick Holmes dei bei tempi; e il contraltare con la pulitissima voce di Mikko Heikkilä, dei goth Sinamore, è semplicemente quanto necessario ai pezzi dei Black Sun Aeon.

Pezzi che sviluppano un’idea lirica basata su titoli molto simili tra loro: e, senza fare uno sterile track by track, è doveroso segnalarne almeno alcuni. Prima di tutto l’opener: A Song for My Wrath, che parte con un riff incalzante e un growl travolgente, per poi aprirsi alla melodia del chorus, courtesy of Heikkilä; un brano tanto semplice quanto onestamente bello, toccante, riuscito. Si continua con parentesi ancora più atmosferiche, come A song for my sorrow, che vede la partecipazione del redivivo Tomi Koivusaari degli Amorphis, indimenticabile per il suo growl (e ora solo per i suoi riff di chitarra): e infatti proprio col suo ruggito si rende protagonista di un deja vu inevitabile, che tocca gli apici della title-track di Elegy senza copiarla sterilmente.

Si prosegue con altri guest e altri brani da urlo: un esempio su tutti, A song for my illness, che come A song for My Weakness vede Ville Sorvali dei Moonsorrow a contribuire ai cori, e che è costruita su una batteria rutilante, basilare ma perfetta. A Song for My Funeral suggella un album perfetto con una melodia tanto funerea quanto commovente: e qui siamo su lidi assolutamente Paradise Lost, specie nell’uso della chitarra solista e del pianoforte a coda.

Un disco per nostalgici ma non solo, visto che suona in modo assolutamente moderno: Darkness Walks Besides Me è una collezione di idee perfette per chi ama le atmosfere plumbee nordiche e britanniche, e non ne trova oggigiorno un interprete adatto. I Black Sun Aeon escono per una piccola etichetta e rischiano di perdersi nell’underground, non fosse per le partecipazioni illustri e per il passaparola inevitabile per un disco simile: non lasciamo che questo accada.

Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli

Discutine sul forum dedicato al Gothic/Doom!

Tracklist:

1. Chapter 1: A Song for the Introduction 01:24 
2. Chapter 2: A Song for My Wrath 04:56 
3. Chapter 3: A Song for My Demise 05:58 [mp3]
4. Chapter 4: A Song for My Sorrow 06:01 
5. Chapter 5: A Song for My Weakness 04:47 
6. Chapter 6: A Song for This Winter 05:39 
7. Chapter 7: A Song for My Illness 04:46 
8. Chapter 8: A Song for My Funeral 06:17 
9. Chapter 9: A Song for the One Who Passed Away 4.9.2008 04:13 

Ultimi album di Black Sun Aeon

Genere:
Anno: 2010
72