Recensione: Datevi Fuoco [Cd+Libro]

Di Stefano Ricetti - 14 Marzo 2008 - 0:00
Datevi Fuoco [Cd+Libro]

Dodici sono i brani proposti nell’ultima fatica discografica di uno dei decani dell’HM italiano: Pino Scotto. Nell’occasione il vulcanico ex singer dei Vanadium – ex anche Loro da lustri, ormai – si è potuto avvalere della collaborazione – assolutamente in forma gratuita – di parecchi musicisti che lo hanno omaggiato della Loro presenza. Va precisato che in alcuni casi sarebbe stato meglio se il solo Pino si fosse occupato delle parti vocali ma tant’è, Datevi Fuoco (Lo Scotto da Pagare) rappresenta una sorta di sogno che si realizza e l’entusiasmo in questi casi spesso travalica la fredda logica, che peraltro mai è appartenuta al Dna e al temperamento dell’artista napoletano, milanese d’adozione da una vita. La produzione è stata curata dallo stesso Mr. Scotto e infatti il Cd “pesta” come si conviene in questi casi. In passato troppe volte i lavori solisti dell’ex Vanadium sono rimasti mortificati da suoni mosci e inadatti.    

Dio del Blues, Il grido Disperato di Mille Band e Gamines uscirono originariamente su IL GRIDO DISPERATO DI 1000 BANDS (1992), Predatori della Notte su PROGETTO SINERGIA (1994), Piazza San Rock su NEL CUORE DEL CAOS (1995) – ultimo album dei Vanadium – , Come noi, Segnali di fuoco nell’Agorà su SEGNALI DI FUOCO (1997) e Le Stelle Cadenti, Guado 3000, Disperanza, Nunù e Code di Cometa e su GUADO (2000).

In Datevi Fuoco queste perle sono state riproposte, con risultati “SICURAMENTE” – locuzione tipica dell’intercalare di Pino – esaltanti in alcuni casi, come quando il possente singer della Strana Officina Daniele “Bud” Ancillotti, amico fraterno di Scotto, interpreta al meglio la propria parte in Piazza San Rock, un bluesaccio di periferia irrobustito dall’ascia di Dario “Kappa” Cappanera e dalla magia di Fabio Treves all’armonica, oppure nel momento in cui uno come Enrico Ruggeri si cala tanto nella parte che la “commerciale” – si fa per dire… – Predatori della Notte pare scritta da lui stesso. Da urlo l’inserto di violino dell’ex Pfm Mauro Pagani in Gamines, che già di suo rappresentava un capolavoro che sfuggiva a qualsiasi classificazione. Oltre a questi, che già venivano annoverati fra i “classici”, Pino propone una versione modernista, soprattutto nei suoni delle chitarre e nelle voci, di Come Noi, guarda caso con due maestri dispensatori di energia come Tommy Massara e GL Perotti degli Extrema. L’ugola HM nazionale per antonomasia Morby dei Sabotage viene coinvolto nell’Hard Rock de Il Grido Disperato di Mille Band, proprio perché come Scotto da una vita si fa un mazzo tanto per l’heavy metal senza mai mollare. La voglia di sperimentare di Pino si realizza in Le Stelle Cadenti, dove la matrice Reggae del brano incoccia nell’intransigenza vocale di Trevor, colosso dietro al microfono dei Sadist.                  

Oltre al Cd audio Datevi Fuoco racchiude anche la biografia ufficiale di Pino Scotto di 178 pagine curata da Norman Zoia, dal titolo “Ok Corral – Lo Scotto da Pagare”. La prima parte del libro è un remake di un’opera risalente al 1996, viceversa la seconda è un sunto della carriera di Pino Scotto da lì in poi. Quello che manca a questo tipo di lavoro è il ritmo e il gusto della notizia nella sua accezione primordiale: troppe infatti sono le elucubrazioni letterarie gratuite, una sorta di esercizio stilistico autocelebrativo che nuoce terribilmente alla scorrevolezza dell’opera. Inammissibile, poi, all’interno di un lavoro di così poche pagine effettive – molte sono infatti occupate da fotografie o semplici citazioni – il fatto di scrivere in maniera errata i nomi di Ian Gillan (Jan Gillan nel libro), Dee Snider (Dee Snyder), Yaco De Bonis (Iaco De Bonis) e Jimi Hendrix (Jimi Hendix) ma soprattutto un inno generazionale come Whola Lotta Rosie in Ok Corral diventa Wolla Lotta Rosie a pagina 73. Peccato mortale, infine, non aver riportato in maniera sufficientemente profonda le cronache delle performance sessuali del buon Pino, che urlano vendetta, come del resto buona parte delle sue “vittime”. Personaggi accostabili a Scotto per dedizione e durata di carriera come Lemmy e Biff nelle loro biografie hanno dato ampio risalto a certe chicche.

Completamente inutile dedicare addirittura una pagina alle numerose omissioni e imperfezioni alla fine della prima parte e meno male che in fondo al libro c’è scritto che è stata effettuata una revisione da parte dell’autore… E’ vero che il tutto è stato concepito con un budget strettissimo e in piena libertà ma operazioni siffatte rappresentano una grossa occasione perduta. In coda è riportato a chiare lettere che “parecchia roba è stata tralasciata, dall’aneddotica alla sostanza”, quasi a giustificare l’inevitabile amaro in bocca che sopravviene al lettore.   

Pino Scotto Di Carlo, da oltre quarant’anni in prima linea nelle sporche strade del Rock, “SICURAMENTE” si meritava qualcosa di più di questo “Ok Corral – Lo Scotto da Pagare” in formato cartaceo, peraltro totalmente annichilito dal Cd musicale Datevi Fuoco.

 

Stefano “Steven Rich” Ricetti

TRACKLIST
 
  1. COME NOI
  2. IL GRIDO DISPERATO DI MILLE BAND
  3. DIO DEL BLUES
  4. PIAZZA SAN ROCK
  5. SEGNALI DI FUOCO (nell’Agorà)
  6. LE STELLE CADENTI
  7. GUADO 3000
  8. DISPERANZA
  9. PREDATORI DELLA NOTTE
10. NUNU’
11. CODE DI COMETA
12. GAMINES

Al disco Datevi Fuoco hanno collaborato, gratuitamente: J.AX degli ARTICOLO 31, ENRICO RUGGERI, AIDA COOPER, MAURO PAGANI, BUD e DARIO CAPPANERA della STRANA OFFICINA, ANDY dei BLUVERTIGO, Le VIBRAZIONI, CRIZ MOZZATI dei LACUNA COIL, FABIO TREVES, BRIEGEL dei RITMO TRIBALE, MARIO RISO dei REZOPHONIC, SATURNINO, TREVOR dei SADIST, GIGI SCHIAVONE, TATO dei FRATELLI CALAFURIA, TOMMY MASSARA e G.L. PEROTTI degli EXTREMA, STEVE VOLTA, MORBY dei DOMINE, OLLY dei THE FIRE, LELLA delle SETTEVITE, PIER GONELLA e ROBERTO TIRANTI dei LABYRINTH, MARCO MELLONI, MAURIZIO ROVERON, STEVE ARGANTHAL dei FIRE TRAILS, STEFANO BRANDONI e  MAURIZIO BELLUZZO degli ALCHEMY.