Recensione: Death Then Nothing

Di Daniele D'Adamo - 22 Maggio 2010 - 0:00
Death Then Nothing
Band: Armagedon
Etichetta:
Genere:
Anno: 2010
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
52

 

Duri a morire!
Gli Armagedon, fra i primi, veri precursori del death europeo (e sottolineo veri), dopo essersi persi nelle nebbie del tempo, improvvisamente ripiombano sulla scena come elefanti in una cristalleria. I fratelli Maryniewski, infatti, dopo aver mollato tutto agli inizi degli anni ’90 per la manifesta impossibilità di sopravvivere nelle («metallicamente») desolate lande polacche, nel 2008 hanno deciso di riformare il gruppo che, in breve, è arrivato al contratto discografico con la Mystic Production per dare alle stampe “Death Then Nothing”. Album che, paradossalmente, è solo il secondo di una carriera – seppur discontinua – iniziata nel lontano 1986.

Malgrado queste vicissitudini e il vorticoso roteare delle lancette dell’orologio, la band è rimasta fedelmente ancorata all’old school, tanto che il platter potrebbe benissimo esser preso come esempio di «death puro» da tramandare ai posteri. Chitarre «zanzarose» ma non troppo, voce gutturale ma non troppo, ritmo sostenuto ma non troppo. In pratica, non si esagera mai. Il che, per chi scrive, è il vero carattere primigenio del nostro, tanto amato genere estremo. Brutalità, aggressività, violenza sonora; senza sbordare dai limiti dello spettro udibile dal metalhead medio. E, se possibile, umore buio; simile a quello che permea il black. Guitarwork derivato primo dell’heavy per tipologia del rifferama e dei soli, pattern di batteria lineari, basso che romba in sottofondo, naturalmente senza eccessi. Canzoni dalla struttura abbastanza articolata e della durata attorno ai canonici tre minuti. Tutto questo, pedissequamente, si trova in Death Then Nothing”. Unica concessione alla modernità, qualche campionamento di tastiere qua e là, giusto per incupire ulteriormente il mood.

L’encomiabile, incrollabile fede dei ragazzi provenienti dall’impronunciabile Kwidzyn non può che essere criticata positivamente. Le vicissitudini della vita, che hanno tagliato le ali al gruppo mentre stava spiccando il volo, sono state superate con coraggio e determinazione; in una nazione che solo nel nuovo millennio è diventata parte attiva della scena death internazionale.

Purtroppo, a tanta dedizione non segue altrettanta abilità nella componente primaria della musica: la composizione. Già lo stile, come evidenziato, non regala nemmeno una briciola di novità rispetto a quanto sentito in centinaia di dischi già morti e sepolti. Il sound, poi, è talmente impersonale che non bastano decine di ascolti per riuscire a memorizzarlo: probabilmente saranno migliaia gli act che possiedono, o hanno posseduto, un groove simile se non uguale. I coetanei Vader in primis. Infine le canzoni: scontate, senza alcuna soluzione di continuità nella proposta di linee vocali identiche, ad esempio. Già la durata del CD è appena superiore alla mezz’ora; se a questo ci si aggiunge pure il fatto che le idee sono poche, allora proprio non ci siamo. Si salva giusto “Seeing Is Believing” per via della melodia che sa un po’ di arabo, con ciò portando un pizzico di varietà in un’uniformità davvero sconfortante. Meritevole, anche, l’esperienza dei musicisti che, in ogni caso, conduce a un prodotto maturo e professionale, dall’impatto coerente con il genere espresso.

Bocciare “Death Then Nothing” fa sin quasi male al cuore, talmente gli Armagedon ci han messo l’impegno. Tuttavia, questo è uno dei casi-simbolo che oltre alla dedizione ci vuole talento artistico e capacità di adattamento, per emergere dalle buie acque del freddo limbo metallico. Forse nel 1990 questo lavoro avrebbe fatto faville. Ora, decisamente, no.

 

Discutine sul forum nel topic relativo!

Track-list:
1. Death Then Nothing 3:35
2. Dead Code 3:06
3. Enemy 3:16
4. Blanket Of Silence 3:23
5. Seeing Is Believing 3:18
6. Bed Of Thorns 2:53
7. Father Of Oblivion 2:58
8. Emptiness Beyond Believe 3:00
9. Betrayed 3:18
10. F… End 3:42

Line-up:
Sławomir “Slavo” Maryniewski – Vocals
Krzysztof “Krizz” Maryniewski – Guitar
Rafal “Ra.V” Karwowski – Guitar
Tomasz “Sooloo” Solnica – Bass
Adam Sierzega – Drums

Ultimi album di Armagedon

Band: Armagedon
Genere: Death 
Anno: 2013
75