Recensione: Degraded By Sepsis

Di Vittorio Cafiero - 23 Novembre 2013 - 0:05
Degraded By Sepsis
Band: Exhumer
Etichetta:
Genere: Death 
Anno: 2013
Nazione:
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65

Dopo Bloodcurdling Tool Of Digestion del 2008, tornano sulle scene anche i baresi Exhumer (da non confondersi con gli statunitensti Carcass-clone Exhumed) e lo fanno con Degraded By Sepsis, licenziato da Comatose Music, una delle tante etichette di settore recentemente folgorate dalla brutalità made in Italy, tanto da mettere sotto contratto altre interessanti realtà death nostrane, quali Logic Of Denial, Antropofagus e Blasphemer. Dopo cinque anni di attesa, il ritorno degli Exhumer è un concentrato di brutal death metal con accenni grind e caratterizzato da lievi digressioni in territori slam.

Breve – forse troppo, 25 minuti compresa introduzione e due intermezzi strumentali d’atmosfera – diretto e senza fronzoli (seppur ben suonato e non scevro di ragguardevoli passaggi tecnici), Degraded By Sepsis va ad aggiungersi al novero degli album di un 2013 ricco di novità, che, per quantità e qualità, hanno messo in luce la scena death tricolore anche e specialmente all’estero. Sgombriamo subito il campo da qualsiasi dubbio: in questo caso abbiamo a che fare con un lavoro assolutamente riservato agli appassionati di certe sonorità; diversamente da quanto successo di recente con act quali Ade, Hideous Divinity o con gli stessi Fleshgod Apocalypse, il brutal degli Exhumer non lascia alcuno spazio ad aperture più o meno melodiche o a divagazioni di genere; è parossistico, decisamente ortodosso e non si presta ad interpretazioni di sorta (tantomeno nei concetti trattati nei testi): amare o odiare. Dopo l’apertura ad effetto di Admire Your Ending, subito ci si immerge in un turbine di blast-beat, ritmiche portate all’estremo e rifferama intricatissimo. Si percepisce immediatamente l’influenza della scuola americana (Suffocation in primis), nell’alternanza tra tempi velocissimi e brevi rallentamenti improvvisi. La batteria è di sicuro impatto, complici l’effettistica utilizzata e l’uso spasmodico del trigger; la chitarra di Marco Aromatario (per inciso, unico membro rimasto dal precedente lavoro assieme al bassista Alyosha Danisi) è centrale e focalizzata in toto sulla creazione di montagne di riff (in alcuni momenti è tornato in mente Leave Scars dei Dark Angel, da questo punto di vista), mentre il lato prettamente solistico è volutamente trascurato. Il growling di Diego Fanelli è profondo e chiuso su se stesso ed è proprio questa la caratteristica che avvicina la proposta degli Exhumer ad atmosfere grind e slam (Foaming Secretions).

I pezzi sono effettivamente molto simili gli uni con gli altri ed è proprio per questo motivo che il lungo intermezzo di pianoforte e sintetizzatore Misery è un break quanto mai gradito. Si riprende a picchiare con Enzimas Podridas e, tolta la nuovamente strumentale Scent Of Decomposition, bisognerà arrivare alla title-track e alla conclusiva Putrescine per trovare qualche accenno di cambiamento, attraverso interessanti break ritmici e stop and go.

Con Degraded By Sepsis gli Exhumer si ripresentano sul mercato con un prodotto tutto sommato valido e in grado di reggere il confronto con la maggior parte degli act brutal death metal in circolazione: sarà forse opportuno per il futuro insistere su passaggi di maggiore apertura o su variazioni sul tema portante per rendere la proposta più variegata. Il tutto, ovviamente, senza uscire necessariamente dai confini del genere e senza scendere a compromessi con la propria integrità di estremisti sonori.

Vittorio “Vittorio” Cafiero

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