Recensione: Delicate Poison

Di Alessandro Calvi - 10 Marzo 2014 - 9:30
Delicate Poison
Band: In My Shiver
Etichetta:
Genere:
Anno: 2014
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
68

Chi ha detto che solo all’estero son capaci di fare del buon shoegaze? Gli In My Shiver, un gruppo di Camerino che giunge con questo “Delicate Poison” al secondo full-lenght, è la dimostrazione che certi generi musicali non sono per forza relegati a una determinata connotazione geografica.

In realtà il genere suonato da questi ragazzi marchigiani non è proprio del tutto etichettabile come shoegaze. Avevamo coniato un termine in occasione del loro esordio discografico con “Black Seasons” e cioè black’n’rock (non roll, attenzione). Ci sembrava il modo migliore per definire l’unione di elementi black, come l’uso della voce, di certe tematiche, delle accelerazioni e delle esplosioni di violenza, con alcune caratteristiche del rock, tra cui non il ritmo, bensì la melodia.
Rispetto all’esordio ci sentiamo di confermare quella definizione, anche perché il sound degli In My Shiver non si è trasformato radicalmente. Semmai, pur mantenendo invariati gli ingredienti principali, possiamo ben dire che in fase di songwriting si sia scelto di cambiare un po’ le proporzioni. Il risultato è un disco che suona più black rispetto al precedente, più violento e aggressivo, pur senza dimenticare i momenti più riflessivi, pacati e melodici che son una delle caratteristiche principali del gruppo.
L’esperienza maturata, inoltre, si fa sentire in composizioni più equilibrate, che riescono a catturare maggiormente l’attenzione anche dell’ascoltatore casuale o distratto. Un migliore mix, dunque, tra la ricerca di atmosfera e la mera orecchiabilità e fruibilità. Chiaramente, da alcuni, questo semplice fatto potrebbe essere interpretato come un tradimento dello spirito della band e come una “svendita” a un sound più commerciale. In realtà la scelta degli In My Shiver è probabilmente quella giusta, perché riesce a unire quello che è il sound originale della band, con la necessità di raggiungere un pubblico più ampio su cui fare presa. Ben venga, quindi, qualche piccola concessione al mercato, se il prodotto è su questo livello.
Qualche critica, invece, è doverosa farla per quanto riguarda la batteria. L’effetto è migliorato molto rispetto a “Black Seasons”, apparendo decisamente più naturale e umano, ma siamo ancora lontani dalla perfezione. In alcuni passaggi, infatti, per suono e ritmo, si rende evidente come si tratti di una drum-machine e non del lavoro di uno strumento vero con un musicista dietro alle pelli. In generale crediamo sia evidente come il sound e la proposta musicale della band ne gioverebbe moltissimo se potesse fare affidamento su un batterista in carne e ossa.

Per concludere, “Delicate Poison”, il secondo album degli In My Shiver, è una gradita conferma della strada intrapresa dal gruppo di Camerino e delle qualità dei musicisti. Il sound non è cambiato poi moltissimo, ma l’esperienza maturata si fa sentire in brani più orecchiabili e meglio strutturati, più equilibrati sotto il profilo della mera fruibilità, strizzando anche un po’ più l’occhio verso il black più classico. Un acquisto consigliato ai fan della band, ma anche a coloro che amano lo shoegaze di marca transalpina, potrebbero scoprire che non c’è bisogno di valicare le montagne per trovare qualcosa che merita di esser ascoltato.

Alex “Engash-Krul” Calvi

Discutine sul forum nel topic dedicato al Black Metal

Ultimi album di In My Shiver

Band: In My Shiver
Genere:
Anno: 2014
68
Band: In My Shiver
Genere:
Anno: 2011
68