Recensione: Diabolical

Di Onirica - 21 Aprile 2002 - 0:00
Diabolical
Band: Naglfar
Etichetta:
Genere:
Anno: 1998
Nazione:
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85

Una sirena angosciante apre in quarta un disco che prende subito alta quota con Horncrowned Majesty, brano che mette le carte in tavola allontanandosi timoroso e in modo quasi ossessivo dallo start di partenza. Velocità indescribili e violenza inaudita sono le due componenti principali di questo penultimo disco dei Naglfar, sicuramente un’ evoluzione in senso strettamente positivo rispetto alla precedente incisione chiamata Vittra (1995). Neanche un istante che non mi trovi a bocca aperta, dall’inizio alla fine: un lavoro assolutamente geniale, forse in alcune parti alquanto ripetitivo, ma in generale completo da tutti punti di vista: composizone, feeling, dolore e arrangiamenti.

Una furia bollente pervade ogni canzone presente in questo album, dalla spietatezza tagliente dei riff del brano in terza posizione 12’th Rising al pianoforte della tanto breve quanto magica A Departure In Solitude. Per non parlare poi di Into The Cold Voids Of Eternity, esempio brillante della fusione caratteristica dei due brani appena citati: dall’istante in cui il cielo scuro sembra crollare tutto sembra rallentare e fermarsi improvvisamente, suonano solo i tasti di un pianoforte lasciato nella solitudine di un angolo buio.

Uno dei miei pezzi preferiti in assoluto resta comunque quello che potrete trovare nel cuore di questo disco, seguendo le indicazioni disegnate da un moniker sofferto sul fango scuro di una Svezia incazzata nera, The Brimstone Gate: maledettamente diabolico e accattivante come solo le vostre orecchie potranno giudicare, il brano in quinta posizione rappresenta il culmine dell’esaltazione compositiva ed esecutiva, la voce inesauribile di Jens, la batteria incontrollabile di Mattias.  

Concludo con quella che è stata chiamata da questo monumento della musica Diabolical – The Devils Child, una sorta di ricapitolazione delle melodie e delle lyrics fino a questo momento trattate, la resa dei conti definitiva: temi chiaramente apocalittici vedono la Natura sopraffatta dalla causa infernale, la figura di Satana costantemente presente all’appello. Siate o no interessati all’argomento, questo album merita di essere acquistato senza ombra di dubbio e nella luce di una nuova rivelazione firmata Naglfar.

Andrea’Onirica’Perdichizzi

TrackList:
01. Horncrowned Majesty
02. Embracing The Apocalypse 
03. 12’th Rising
04. Into The Cold Voids Of Eternity 
05. The Brimstone Gate  
06. Blades
07. When Autumn Storms Come  
08. A Departure In Solitude  
09. Diabolical – The Devils Child

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