Recensione: Diagnostic and Statistical Manual of Me(n)tal Disorders

Di Alberto Fittarelli - 3 Febbraio 2011 - 0:00
Diagnostic and Statistical Manual of Me(n)tal Disorders
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Anno: 2010
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75

Pesanti, melodici e accattivanti. Tre parole per racchiudere velocemente l’impressione immediata all’ascolto di questo nuovo EP degli I Suffer Inc., realtà romana del panorama estremo/melodico/moderno. Un mix a tratti disorientante, tanto ampio e’ il raggio delle influenze citate: dall’hard rock al death metal puro, trovando una sorta di instabile equilibrio attorno a quanto proposto dai deathster melodici svedesi nell’ultima quindicina di anni.   Solo cinque tracce sono decisamente poco per giudicare a pieno; ma abbastanza per farsi un’idea precisa della direzione intrapresa dal gruppo e delle sue potenzialità.

Un gruppo che parte pesantissimo, con un riffone cadenzato in stile death USA, aiutato anche dall’ottima produzione : Blasting Rodeo Drive presenta gli I Suffer Inc. come un gruppo più estremo di quanto sia effettivamente dimostrato dai pezzi successivi, ma la sua brevità solletica decisamente il palato. Discorso diverso per una Don’t wanna be like Johnny, sostanzialmente un pezzo hard rock/glam prestato all’emocore, con un ritornello a tratti ossessivo ma accattivante, che si stampa bene in testa all’ascoltatore. Ottima la prestazione del Conte, cantante dei rockers Wine Spirit, prestato agli I Suffer Inc. per il brano in questione.

Nonostante la voglia di contaminazione del gruppo, pero’, certe influenze sono fin troppo evidenti, come gli ultimi In Flames praticamente fotocopiati in alcuni passaggi di Pocket Doll (e che tornano a far capolino anche in altri pezzi, qua e la’), ma il gruppo sa mantenere il livello alto grazie a un ottimo songwriting, a una buona capacita’ strumentale e ad idee fresche nel loro combinarsi a costruire i brani.   Lo dimostra il brano di chiusura, The Male Supremacy (Or How To Subjugate A Woman In Ten Easy Steps), articolato e interessante, con alla voce l’ex-Kingcrow Mauro Gelsomini (incidentalmente anche direttore di Truemetal.it). Discorso a parte invece per la comunque buona rendition di Doctor Doctor, classicissimo degli UFO, di cui e’ divertente ascoltare il rivestimento estremizzato.  

Nella sostanza, un buon antipasto per un album che si spera racchiuda in modo maturo le numerose influenze del gruppo. Suggerimenti? Attenti a non disperdere le idee su un raggio troppo ampio. Il resto c’e’ tutto, ed e’ gia’ a un ottimo punto.  

Alberto Fittarelli  
 

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Tracklist:

1. Blasting Rodeo Drive 5:12
2. Don’t Wanna Be Like Johnny 3:59
3. Pocket Doll 4:47
4. Doctor Doctor (cover UFO) 4:56
5. The Male Supremacy (Or How To Subjugate A Woman In Ten Easy Steps) 4:46

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