Recensione: Diva

Di Claudio Casero - 30 Gennaio 2007 - 0:00
Diva
Band: Vitaly
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
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88

Secondo demo per il duo fiorentino Vitaly composto da Tommy Vitaly (tutti gli strumenti) e Stefano Senesi (Voce). “Diva” è il degno successore dell’antecedente “The darkest love” con il vantaggio che la band è cresciuta notevolmente sia per quanto riguarda l’aspetto compositiva, sia per quel che concerne le idee.

La titletrack “Diva” ci fa subito capire che ci troviamo di fronte ad un lavoro che mischia cliché gothic metal con momenti dark alla The Cure; il tutto è comunque sempre “aggiustato” con una buona dose di originalità che rende il tutto ancora più gradevole. Riff di chitarra potenti ma sempre melodici riescono a creare un’atmosfera particolarmente decadente e cupa; molto bello il ritornello che torva il suo punto di forza nella notevole potenza della voce di Stefano che ricorda molto da vicino quella di Pete Steele e quella del più melodico Billy Idol.
Con “Sacrifice for love” ci spostiamo verso lidi maggiormente melodici e riflessivi; il brano in questione riesce a trasmettere all’ascoltatore notevoli emozioni soprattutto grazie ad un’atmosfera di tristezza che rappresenta il fondo claustrofobico dei quattro minuti della canzone. Per comprendere appieno il pezzo è necessario chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare dalla musica dei Vitaly che, in questo caso, fa venire dei piacevoli brividi.
“Carnival of souls” ci porta verso un dark maggiormente sinfonico; il tappeto di tastiere riesce a creare un’atmosfera melodica ed energica al tempo stesso eclissando, in alcuni frangenti, il suono degli altri strumenti che diventano un semplice riempitivo.
Sinceramente io non sono mai riuscito ad apprezzare molto i brani completamente strumentali, ma nel caso di “Absinthe” sono costretto a ricredermi; riesce a trasportare la mente dell’ascoltatore in maniera incredibile trasmettendo un caleidoscopio di emozioni che riescono ad essere vissute nel migliore dei modi.
Nel demo è presente anche la versione acustica di “Kissing the rose” già presente nel precedente lavoro dei Vitaly. Questa rivisitazione rende ancora più piacevole il brano grazie all’enorme pathos che comunica; davanti ai nostri occhi ci si presenta un’immagine di dolcezza mischiata con un’eterna tristezza di fondo.

Questo “Diva” è quindi un enorme balzo in avanti da parte del duo fiorentino che è riuscito a rendere il proprio sound più rotondo e piacevole. Per tutta la durata del demo non ci sono evidenti cadute di stile o errori e, anche le imperfezioni che erano presenti nel precedente platter sono state corrette. Attendo con ansia un ovvio full-length dei Vitaly per poter di nuovo apprezzare la loro musica emozionale.

TRACKLIST:
1. Diva
2. Sacrifice of love
3. Carnival of souls
4. Cold embrace
5. Absinthe
6. Kissing the rose (acoustic)

 

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