Recensione: Echoes

Di Gaetano Loffredo - 17 Aprile 2007 - 0:00
Echoes
Etichetta:
Genere:
Anno: 2007
Nazione:
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65

Frammentario ma efficiente l’operato della compagine italiana che risponde al nome di Somniae Status, attiva dal lontano 1996 e sul mercato dal 2002 col progressivo Cassandra.
Tre i fattori che hanno dimostrato l’inequivocabile cambio di tendenza rilevato sul nuovissimo Echoes: l’avvicendamento al microfono (Ivan Rave al posto di Breeze Danieli), il passaggio dalla Adrenaline alla Dragonheart Records e il contributo dei nuovi co-produttori, Pat Scalabrino e Luigi Stefanini che hanno sostituito Alex De Rosso (Dark Lord, Dokken).

Dalla moltitudine e dalla diversità delle influenze, Queensryche, Fates Warning ed Eldritch, è scaturita una musica piuttosto personale, heavy rock che si perde in una nebulosa di vibrazioni artificiali spingendoti ad immaginare un suggestivo paesaggio futuristico. Merito, anche, di un artwork che delinea scrupolosamente il sound del disco.

Come evidenziato in sede di intervista (Alex Danieli, chitarra), i Somniae Status commettono un evitabile errore, sparando le cartucce migliori in apertura e provocando una “voragine qualitativa” che andrà ad influire sui parametri relativi ad interesse ed attenzione dell’ascoltatore.
Atmosferiche più che mai From Hell, Evil Thought e Selling Souls, canzoni che filtrano e distorcono tutti i suoni in una struttura omogenea, una sorta di “concetto d’ambiente” dove il clima si fa sempre più cupo e austero. L’intento è quasi “fotografico”.

Dalla quarta fino alla nona, Echoes Of Sin, pezzo che riprende le strutture progressiste del buon vecchio Cassandra, i Somniae Status deludono, offrendo brani stucchevoli e molto al di sotto delle possibilità espresse nel primo quarto d’ora.
Un senso di incompiutezza quindi, che racchiude in sé il più intimo spirito di una band che riesce nel tentativo di farti attraversare immaginarie lande desolate per poi risvegliarti bruscamente.

Piace la scelta dei suoni, convincono le chitarre di Danieli e di Mion, soddisfa la produzione, da revisionare, invece, la voce di un altalenante Ivan Rave.

La sensazione, è quella di trovarsi di fronte ad un gruppo in gamba, capace di affrontare un percorso discografico con la personalità necessaria. Echoes manca di verve, di grinta, c’è bisogno di una maggiore pressione sull’acceleratore e, se possibile, della rilettura di un songwriting troppo poco variegato. Ascoltateli con attenzione, una chance, in ogni caso, la meritano.

Gaetano Loffredo
 

Tracklist:
1.From Hell
2.Evil Thought
3.Selling Souls
4.B.T.T.W.
5.Useless
6.On Your Skin
7.Dark City
8.Confurious 1 2
9.Echoes Of Sin
10.Catch It
11.The Lake
12.You

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Anno: 2007
65