Recensione: Eighteen

Di Mauro Gelsomini - 20 Maggio 2005 - 0:00
Eighteen
Band: G.L.A.S.
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
60

Per la serie “chi la dura la vince” oggi parliamo dei G.L.A.S., band formatasi nel lontano 1985 in quel di Montecatini Terme e rimasta nell’underground italico praticamente fino ad oggi, con qualche sporadica uscita autoprodotta e i classici scioglimenti e cambi di lineup. Ciò che forse stupisce maggiormente è la voglia di rifarsi sotto e ritentare la via del successo senza cambiare di una virgola la proposta degli inizi – un hard rock classicissimo dalle tinte AOR – adagiandosi e illudendosi (come fanno tutti) delle piccole soddisfazioni che oltreoceano diventano echi rimbombanti di una fama che non esiste.
Il rischio è quello di montarsi oltremodo la testa, ma il vantaggio consiste nel non smettere mai di sognare, e continuare a suonare la musica che si ama: è proprio quello che hanno fatto i G.L.A.S., che con questo ennesimo demo tentano di farsi conoscere al grande pubblico, oggi bombordato dai media molto più di quanto accadesse nel 1991, anno a cui risale l’ultima registrazione in studio dei nostri.
Il dubbio sta nel fatto che 18 anni (questo anche il titolo autocelebrativo della demo) di attività non si risolvono in un equivalente status artistico di coerenza, ma soprattutto di maturità musicale, e, come se non bastasse, di quella raffinatezza che è insita in un genere (l’AOR) agognato ma mai effettivamente raggiunto. Le composizioni infatti sembrano ancora in uno stato compositivo molto embrionale, e talvolta peccano di quelle indecisioni che sono annoverabili nelle realizzazioni di band alle prime armi. Pensate dunque a un hard rock (melodicissimo e melenso, per carità) rudimentale a volte addirittura accomunabile a certo rock italiano, che sfiora soltanto l’AOR, in qualche gustoso arrangiamento davvero curato, e lontano anni luce dallo standard qualitativo imperante anche a livello underground. Il neo più grosso, però, è rappresentato dalla performance dietro il microfono del bassista Alex “Midnight Moschini, assolutamente non tecnicamente all’altezza della situazione (ricordiamoci che la band si propone come “puro AOR”, il che non è esente da implicazioni e aspettative), e il lavoro in fase d’arrangiamento non ha certo privilegiato l’aspetto vocale dei brani di “Eighteen”. Di contro, ho trovato molto più in linea con la tradizione pomp/AOR il lavoro alla chitarra di Alessio Viani, che con soli di classe riesce ad illuminare a sprazzi un demo che ha fin troppe ombre.

Non posso far altro che premiare la caparbietà per cui oggi esiste ancora un progetto G.L.A.S., ma forse è consigliabile che i ragazzi si guardino intorno, perché la concorrenza è davvero spietata, e non è proponibile crogiolarsi sugli allori di un EP (“Audax Vincit”) del 1988 diventato oggi una rarità da collezione…

Tracklist:

  1. Take me now or go
  2. I cry alone tonight
  3. The sweet sound of the hard falling rain
  4. If you walk away
  5. No More lonely days, No more lonely nights
  6. Your dreams

Ultimi album di G.L.A.S.

Band: G.L.A.S.
Genere:
Anno: 2004
60