Recensione: Eleven Mysteries

Di - 12 Agosto 2012 - 0:00
Eleven Mysteries

Del genio, e della bravura alla tastiera di Daniele Liverani, ormai si sa già tutto: “Genius the Rock Opera” e i lavori eseguiti con Khymera e Twin Spirits , parlano da soli, ma come eccellente chitarrista si sapeva ben poco.
Basta tuttavia lasciarsi trasportare dalle undici tracce attraverso cui si dipana “Eleven Mysteries”, per capire che nel padroneggiare le sei corde non è secondo a nessuno. 
Ad affiancarlo in questa nuova avventura troviamo giovani e validissimi musicisti quali Marco Zago, le cui pregevoli tastiere risuonano imperiose per molti brani del disco, il preciso Paco Barillà alla batteria e Tony Dickinson al basso, per chiudere la sezione ritmica.

Citando lo stesso Liverani: “L’intero percorso musicale dell’album, attraversa alcuni principi fondamentali della vita e della spiritualità, in particolare l’interazione tra corpo, spirito e personalità e il loro coinvolgimento nelle vicende della vita”. Difficilmente gli si può dare torto, visto che i tre elementi citati sono ampiamente presenti all’interno di quello che può essere considerato in tutto e per tutto un concept strumentale.
 
Diversi sono i costituenti il corpo di questo lavoro, intendendo come corpo un oggetto esteso nello spazio e percepibile attraverso i sensi. La copertina ad esempio, salta subito agli occhi: un freddo paesaggio invernale con in primo piano uno scrigno aperto da cui “undici segreti” sono usciti e si sono condensati come cristalli di ghiaccio. A livello sonoro sono invece i continui cambi di tempo e i diversi stili di esecuzione che contribuiscono a creare sublimi e complicate melodie: i continui fraseggi tra chitarra e tastiera non fanno rimpiangere la mancanza di una voce.

Brani come “Inspiration”, caratterizzata dal drumming intenso e da complessi e armoniosi riff di chitarra, l’ossessionate semplicità della tastiera di “Supreme Gladness”, o le punte di jazz che vengono raggiunte negli assolo di “Survive”, non possono che toccare le corde emotive dell’ascoltatore, così come la stessa presentazione ciclica dei titoli dei brani, aperti da frasi più o meno inquietanti, non può che toccare da vicino ognuno di noi in quanto rappresentazioni di sensazioni che possono essere state già vissute.
E se vogliamo parlare di personalità – il terzo elemento citato da Liverani – allora basta ascoltare “Giving”, il solo pezzo scritto dal tastierista dalle sonorità puramente prog, dove ogni strumento fa sentire singolarmente la sua voce, compresi basso e batteria che si concedono anche il lusso di un assolo. Una dimostrazione del fatto che pur essendo un album prevalentemente guitar oriented, ogni musicista dona un contributo unico e fondamentale in ogni singola esecuzione.  

“Eleven Mysteries”, rappresenta l’ennesimo centro nella sfolgorante carriera musicale di Daniele Liverani, classe, cuore e raffinatezza sono qualità che pochi axemen possono vantare, ma che qui abbondano in ogni momento, contribuendo a non rendere mai noioso l’ascolto.

Sommato a tutto questo un’ottima produzione, non ci sono più scuse: dategli una chance!

Discutine sul forum nella sezione Progressive!

Tracklist:

01.    Mysterious Impulse
02.    Inspiration
03.    Nervous Force
04.    Supreme Gladness
05.    All Is Pure
06.    Giving
07.    Humiliation
08.    Regeneration
09.    Freedom
10.    Survive
11.    Eternal

Line Up:

Daniele Liverani – Guitars
Marco Zago – Keyboards
Tony Dickinson – Bass
Paco Barillà – Drums