Recensione: Empires

Di Mauro Gelsomini - 14 Marzo 2004 - 0:00
Empires
Band: Jimi Jamison
Etichetta:
Genere:
Anno: 2004
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
68

Quando una band leggendaria decade, c’è sempre un membro che persevera trascinando con sé le pagine di storia indelebilmente scritte da una realtà così imponente. Sto parlando di un “mostro” dell’ AOR come i Survivor, una delle band più significative – insieme a Journey e Foreigner – nel music business di questo genere.
Nel 1991, dopo lo scioglimento dei nostri, Jimi proseguì caparbiamente la sua carriera con un progetto solista il cui sound non differiva molto dalla proposta della sua ex band, ma il risultato non fece clamore, a dimostrazione del fatto che i Survivor avessero fatto il proprio corso.
Nel 1999 Jimi ci riprova e produce questo Empires, oggi riportato alla luce dalla Frontiers con l’aggiunta di diverse bonus track, uscita atta forse a rivendicare l’importanza storica di chi prestò la voce ad incidere brani come “Burning Heart” o “The Moment Of Truth”, colonne sonore rispettivamente di Rocky IV e Karate Kid.
In questo disco trova posto anche un’altra song miliardaria grazie al piccolo schermo, vale a dire “I’m Always Here”, sigla del telefilm per la TV “Baywatch”.
Seppure Jimi fosse entrato nei Survivor nel 1984, dopo una militanza nella cult band Cobra, e quindi non avesse inciso la song più famosa del combo americano, vale a dire “Eye Of The Tiger” (cantata dal Dave Bickler), Jimi ha un ruolo fondamentale nel panorama AOR stelle e strisce, e “Empires” mostra solo una lieve flessione verso un pop più melenso e meno sensazionale, con un maggior numero di ballads, scritte in concomitanza con l’amico di sempre Kenny Mims, tra cui spiccano “November Rain” e “First Day Of Love”, ma non mancano i classici up-tempo a la Survivor, la opener “Cry Tough” su tutte,  oltre a un paio di cover di discutibile scelta come “Love Is Alive”, di Gary Wright, hit anni ’70, e “Calling America”, episodio intimista del 1988 dall’immenso potenziale di un altro artista di culto come Tom Cochrane, ascoltare il refrain per credere.
Di lusso anche i guest musicians, in primis Michael Sembello che appare nelle vesti di arrangiatore/tastierista, Booby Kimball dei Toto alle backing vocals, e Lisa Frazier, che duetta con Jamison nella squisita titletrack.
La Frontiers impreziosisce il platter con ben 4 bonus: “Keep It Evergreen”, song di Natale, e tre Live dei Survivor, “Too Hot To Sleep”, tratta dall’omonimo album del 1981, la già citata “Burning Heart”, che spero non necessiti di commenti, e “Rebel Son”, da “When Seconds Count” del 1986.
I fan dei Survivor non dovrebbero farsi scappare questo disco, che passa in secondo piano, ahime a ragione, di fronte al debordante come back di un altro ex Survivor, Mr. Jim Peterik e i suoi eccezionali Pride Of Lions.

  1. Cry Tough
  2. Run from the thunder
  3. I’m always there
  4. Empires
  5. First day of love
  6. Have mercy
  7. Just beyond the clouds
  8. A dream too far
  9. Love is alive
  10. November rain
  11. Calling America
  12. Keep it evergreen (bonus track)
  13. Too hot to sleep (live)
  14. Burning heart (live)
  15. Rebel son (Live)

Ultimi album di Jimi Jamison

Band: Jimi Jamison
Genere:
Anno: 2012
85
Band: Jimi Jamison
Genere:
Anno: 2004
68