Recensione: Escape

Di Roberto Gelmi - 23 Novembre 2015 - 10:00
Escape
Band: Noumeno
Etichetta:
Genere: Progressive 
Anno: 2014
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
80

Certi gruppi nascono ammantati da un’aura di raffinatezza. Nel caso dei Noumeno, oltre al moniker filosofico, un artwork bellissimo conferma l’assunto: la musica non può che essere una colata di metallo strumentale per palati fini. Dopo il promo del 2008 e il primo full-length, Trapped (del 2009), il gruppo romano ha raggiunto ormai un’evidente maturità stilistica. TM si è occupato della band già anni fa, oggi i Noumeno, orfani del chitarrista storico Fabrizio Agabiti, sono una realtà difficile da ignorare in ambito power-prog. strumentale.

Escape è un album che vive di un’estrema coerenza sonora, dal primo all’ultimo minuto non c’è ombra di concessioni a filler o passaggi a vuoto. L’opener e title-track è una colata di metallo fuso, tra ritmiche thrash, break melodici e tecnica prog. Ottimo il guitarwork, che si divide tra tremolo picking e fase solistica; da segnalare la parte centrale con duelli chitarristici e perfetto affiatamento con la base ritmica.
Unbalanced” continua il discorso intessuto di sano tecnicismo e Emiliano Cantiano sembra rifarsi al drumwork disumano degli Spiral Architect e a quello di Aquiles Priester. Lo stacco al min 2:05 di basso in slap dona un tocco di ecletticità al brano.
Rodeo Bing” alterna parti in tapping sbarazzine a ritmiche rocciose. L’ultimo minuto è una goduria sorretta dalla doppia cassa. “A moment for Chuck” (Schuldiner, compianto leader dei Death) è un altro pezzo al cardiopalmo, perfetta sintesi dell’ibridismo power-prog. Tutto suona come una versione iper-vitaminizzata del sound proposto dal gruppo di Bittencourt & Co.
Gnu Entry” è il pezzo più Angra-oriented del lotto, intendiamo ovviamente la fase post-Matos del combo braisliano. “Shores of Insanity” e “Mr. Moustache” (dedicata a Baffo Jorg della Metal Massacre) non aggiungono niente di nuovo all’economia dell’album, mantenendolo su livelli qualitativi elevati.
Dopo il finale brusco del brano precedente, “Ink++” inizia con un patente debito nei confronti delle dissonanze targate Cacophony, per poi proseguire desultoria con accenti sui tempi deboli. La breve sezione acustica a metà brano richiama alla mente le sonorità vellutate dei Gordian Knot.
Gran finale con “Minus One Sqrt” che inizia in sordina, poi esplode gagliarda. Nel finale bicordi in delay ricordano i Dream Theater di Images & Words (una delle band citate dai nostri sulla loro pagina Facebook).

Si respira una salubre aria anni Novanta in Escape, la pesantezza delle ritmiche infatti è indubitabile, le concessioni djent solo centellinate. Il nuovo studio album dei Noumeno è un platter che i cultori del miglior metal tecnico-strumentale non devono lasciarsi scappare.

 

Roberto Gelmi (sc. Rhadamanthys)

 

Ultimi album di Noumeno

Band: Noumeno
Genere: Progressive 
Anno: 2014
80
Band: Noumeno
Genere:
Anno: 2007
85