Recensione: Extreme Bloodshed

Di Matteo Lavazza - 3 Aprile 2004 - 0:00
Extreme Bloodshed
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Anno: 2003
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Primo demotape per i milanesi Air Sickness Bag, band dedita a sonorità Thrash/Death Metal.
Il cd viene aperto dall’intro “The Beginning of the End”, che lascia il posto a “World Wide War”, bel pezzo tirato e cattivo, peccato che salti subito all’orecchio quella che secondo me è la nota dolente dell’intero lavoro, cioè la voce del bassista/cantante Erik “Meatgrinder”, la voce di Erik è una sorta di growl, che però francamente mi è risultato piuttosto fastidioso. La canzone è comunque ben scritta ed i vari cambi di tempo sono studiati piuttosto bene.
La seguente “Necro Cannibalistic Mutilation” è un altro bel pezzo Thrash/Death, purtroppo anche in questo caso la voce va ad inficiare la resa della canzone, peraltro decisamente ben studiata ed eseguita, anche se di certo non originalissima. Molto buona la cura delle melodie, pur rimanendo sempre in ambito piuttosto estremo.
“Bloodening Gore” è un altro buon pezzo, ma purtroppo inizia a farsi sentire anche una certa ripetitività a livello di songwriting, la canzone si fa anche ascoltare con piacere, ma sfortunatamente non riesce ad avere quel qualcosa che possa renderla interessante.
La conclusiva “Butchering the Nun Raped with Brutality” è forse il pezzo più violento del lotto, ma purtroppo anche in questo caso la mancanza della famosa scintilla si fa sentire, facendo sì che il pezzo risulti piuttosto ben scritto, inaspettato soprattutto il break solista di basso nella parte centrale, ma anche tutto sommato innocuo, nel senso che la canzone scorre via senza lasciare un granchè, perlomeno a me.
I suoni contribuiscono ad appiattire il risultato finale, visto che sono piuttosto impastati e non riescono a dare alle canzoni la potenza di cui forzatamente necessiterebbero, dato il genere proposto dal gruppo.
Tecnicamente la band è piuttosto valida, sempre abbastanza precisa nei vari cambi di tempo ed in grado di scegliere le soluzioni più adatte alle esigenza dei vari brani, di sicuro possono e devono ancora migliorare, ma sotto questo aspetto gli ASB sono piuttosto validi, peccato solo per la voce che secondo me va pesantemente ad influire su quello che è il risultato finale, sicuramente è anche una questione di gusti personali, ma proprio non riesco a digerirla.
In conclusione posso dire che a mio parere gli ASB hanno le qualità per poter fare qualcosa di davvero buono nel futuro, dovranno solo cercare di variare maggiormente il loro modo di comporre musica, capendo quali sono i difetti che al momento fanno sì che la loro proposta non risulti pienamente convincente.

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