Recensione: Face The Truth

Di poluz76 - 8 Maggio 2006 - 0:00
Face The Truth
Band: John Norum
Etichetta:
Genere:
Anno: 1992
Nazione:
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70

John Norum è uscito dal gruppo!
Tranquilli… Non è il nuovo libro di Enrico Brizzi, ma credo che nel 1986, quando il chitarrista abbandonò la navicella Europe, la notizia deve aver avuto più o meno la stessa risonanza dell’altro John, il Frusciante che lasciava i Red Hot Chili Peppers nei primi anni ‘90, quando stava giungendo finalmente il momento di riscuotere gli incassi, esattamente come per il gruppo svedese.

Tralasciando questo scherzoso accostamento, per quanti di voi si siano chiesti che fine ha fatto il lungocrinito e vaporoso axeman all’indomani della sua dipartita per divergenze artistiche dagli autori di The Final Countdown, sempre più orientati verso il mercato americano, il nostro non se ne è stato a guardare i vecchi compagni di viaggio scalare le classifiche senza battere ciglio. Già nel 1990 spalleggia a fianco di Don Dokken nel suo disco solista Up From the Ashes, per molti versi degno successore dei clamorosi lavori dei Dokken. Successivamente continua la sua attività solista, dopo il debutto Total Control del 1987, con questo Face the Truth, da molti giudicato come il picco creativo del suo percorso solitario. I presupposti per parlare di un “discone” in effetti ci sono, basti pensare che alla voce troviamo Glenn Hughes, The Voice Of Rock, che sprigiona scintille per gran parte del lavoro. Il singer di purpleiana discendenza viene fuori da uno dei periodi più turbolenti della sua vita, gli anni ’80, dove, invischiato in gravi problemi di salute derivanti dagli eccessi del suo grandioso passato, si cimenta in pochi dischi, comunque di elevato spessore tra cui bisogna ricordare il progetto Hughes-Trall, Seventh Star di Iommi, Run for Cover di Gary Moore e il progetto Phenomena di Tom Galley.
Con Norum ritorna quindi sulle scene non pienamente riabilitato ma in procinto di lì a poco di una nuova rinascita artistica segnata da dischi spettacolari che tuttora sembra non essersi esaurita.

Un ospite di spicco in questo disco accanto a Hughes è il suo vecchio compagno negli Europe Joey Tempest che firma una prova maiuscola sul brano We Will Be Strong dal ritornello irresistibile.
Generalmente l’intero disco si assesta su un discreto lavoro a metà tra l’hard rock più roccioso di scuola seventies e il class metal anni ‘80. Quindi non ci troviamo di fronte a un lavoro da studio per maniaci della sei corde bensì a una collezione di … “canzoni”. La noia delle fulminanti scale che si rincorrono senza cedimento su un tappeto di prove di bravura non è nel DNA di Norum che è cresciuto con la musica di Gary Moore e dei Thin Lizzy. Di tributi a questi artisti sono pieni i suoi lavori e anche in questo caso oltre a ricalcare uno stile molto melodico ed essenziale tipico degli autori sopra citati, Norum si abbandona ad una appassionata cover dei Thin Lizzy, Opium Trail, tratta da Bad Reputation, che in questa interpretazione rivive di nuova energia, cantata tra l’altro dallo stesso chitarrista. I suoi splendidi assoli che si intrecciano nel corso dei brani fanno bene intendere che siamo al cospetto di un lavoro dal gusto chitarristico superiore. Risulta infine difficile trovare un vincitore in una ipotetica gara tra le prove di Hughes e quelle di Norum entrambe cariche di trasporto e maestria. Complessivamente tutti gli episodi di questo granitico disco si assestano su altissimi livelli, ma personalmente evidenzio tra i migliori l’iniziale title track, con quel suo incedere roccioso, e la già citata We Will Be Strong che non mi stanco mai di riascoltare.

Mi sta a cuore che piccoli gioielli di hard rock come questo non vengano ignorati dagli estimatori del genere, magari solo per il motivo che sono scritti da un chitarrista che ha già vissuto la sua stagione di massima popolarità, poiché la materia trattata è incandescente ed è il risultato di una ricerca delle radici classiche che non cede a compromessi commerciali.

Tracklist:

1. Face the Truth
2. High Buzz
3. In Your Eyes
4. Opium Trail
5. We Will Be Strong
6. Good Man Shining
7. Time Will find The Answer
8. Counting On Your Love
9. Endica
10. Still The night
11. Distant Voices

Band:

John Norum: Guitar/Vocals
Glenn Hughes: Vocals
Peter Baltes: Bass Guitar
Hempo: Drums

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