Recensione: Fanatic Live From Caesars Colosseum

Di Roberto Forghieri - 22 Febbraio 2014 - 18:00
Fanatic Live From Caesars Colosseum
Band: Heart
Etichetta:
Genere: AOR 
Anno: 2014
Nazione:
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82

Se i conti sono esatti, questo è il sesto live ufficiale della band capitanata dalle sorelle Wilson, rispettivamente Ann (voce solista, chitarra e flauto) e Nancy (chitarre, mandolino e voce).
Al fianco delle due sorelle statunitensi troviamo i fedelissimi Ben Smith alla batteria, Craig Bartock alla chitarra, Debbie Shair alle tastiere ed il neo “acquisto” Dan Rotchild al basso.
Con questa line-up gli (le) Heart hanno supportato l’ultima fatica discografica “Fanatic” sin dal giugno 2012, celebrandone il successo, appunto, con questo live (anche in DVD e Blu-Ray) tratto dal tour che proseguirà anche in questo 2014.
La serata immortalata su dischetto ottico è quella del 28 luglio, tenutasi nel paese della foglia d’acero a Windsor, Ontario.

Pur non avendo ancora visionato il concerto, la versione audio non pare abbia necessitato di grandi ritocchi: la cosa è evidente dal fatto che un missaggio terribile lascia trasparire i tagli per sistemare la scaletta a misura di cd.
Se le nostre informazioni sono corrette, lo show è registrato integralmente, eccetto che per un paio di brani (“Magic Man” e la cover dei The Who, “Love Reign O’er Me”).

Si parte con l’intro di Zeppeliniana memoria “In The Light”, su cui attacca l’hard rock di “Fanatic”: l’inconfondibile voce di Ann Wilson, leggermente arrochita, rende ancora più d’impatto il brano come deve essere per scaldare a dovere il pubblico e dare sfogo all’attesa spasmodica che precede l’inizio dello spettacolo.
Dopo un “taglio da macelleria”, parzialmente coperto dagli applausi, si riparte con il primo classico di questo “Fanatic Live”: “Heartless”, che risale al 1977 ed all’album “Magazine”. Una canzone che ha impresso il marchio di fabbrica delle due sorelline: il perfetto bilanciamento tra ritmiche sostenute e ritornelli accattivanti… se poi avete a disposizione la più bella voce femminile (siamo di parte, lo ammettiamo)…
A testimonianza di ciò arriva “What About Love”: un capolavoro che risale al bellissimo “Heart” del 1985. Qui l’interpretazione di Ann è da brividi, così come è ispirato il solo di Bartock.
“Mashalla!” è il secondo estratto (alla fine saranno cinque) da “Fanatic” e quindi ancora hard rock contraddistinto da un riff massiccio che richiama non poco “il dirigibile” di cui le (gli) Heart, hanno sempre coverizzato il repertorio nel corso degli anni e dei tour.

E’ poi di nuovo storia con “Even It Up”, il primo singolo estratto da “Bebe Le Strange” del 1980, mid-tempo con il DNA delle Wilson, ancora ritmica serrata ed un chorus di facile presa.
Altro taglio (ignobile) per inserire uno dei bis originali della serata e cioè “59 Crunch”, sempre saccheggiato dal lavoro del 2012, un bell’esempio di HR che ricorda i Bang Tango di “Psycho Cafè” e “Dancin’ On Coals”.
Dopo l’inevitabile stacco si ritorna alla scaletta originale con “Straight On” uno dei due estratti da “Dog & Butterfly” del 1978, seguito da una versione fantastica proprio di “Dog & Butterfly”, con un pizzicato di archi che introduce un’interpretazione magistrale di Ann Wilson. E sono brividi…
“Walkin’ Good” è la canzone meno aggressiva di “Fanatic” qui presente, pezzo che si snoda ancora tra ritmiche acustiche quasi folk e tastiere che stendono un tappeto di archi dove possiamo apprezzare anche il flauto di Ann: un bel climax.

Una breve presentazione fa da cappello a “These Dreams”, uno dei singoli più venduti di “Heart” (1985), con Nancy alla voce, nonché uno degli slow più belli dell’intera carriera delle due americane che, a metà degli anni 80, spopolava anche nelle discoteche nostrane, per la gioia di noi maschietti (a buon intenditor…)
A seguire una versione eterea di “Alone”: il “Singolo”, il “Lento” per eccellenza; tratto dal masterpiece “Bad Animals” del 1987 non ha bisogno di parole ma di essere ascoltato in silenzio in questa versione quasi “a cappella”: chapeau!
L’ultimo estratto da “Fanatic” è forse il più bello: “Dear Old America”, una traccia caratterizzata da continui cambi di tempo e breaks.

L’acustica di Nancy Wilson introduce uno dei classici delle Heart: “Crazy For You” che con la conclusiva “Barracuda” forma la coppia che non può mancare in un concerto delle due sorelle d’oltreoceano.

A dispetto di un missaggio discutibile, un grande live per celebrare un tour sontuoso e di successo, l’analisi del quale possiamo concludere ricordando in celebre motto della Sofia nazionale.

Com’è che diceva?  “Accattatevillo”!

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