Recensione: Faster Pussycat

Di - 20 Dicembre 2002 - 0:00
Faster Pussycat
Etichetta:
Genere:
Anno: 1987
Nazione:
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92

In ogni Filone musicale, legato al metal in generale, c’è sempre stato un gruppo che è stato preso come riferimento, per far capire agli “esterni” al nostro mondo cosa propone una band qualsiasi a livello underground….

I Metallica per il Thrash, i Manowar(o i Virgin Steele, ecc…) per l’epic, gli Agent Steel per lo speed ,oppure boh… i Possessed per il death metal….

E chi è il gruppo più rappresentativo per il famigerato Sleazy glam Rock n Roll??? Quello di cui un cultore di tale genere non può fare a meno???Ma i FASTER PUSSYCAT del mito dei miti Tamie Downe…I Faster , più che un esempio musicale, sono in primis, quello legato al vero “Sex, Drugs and Rock and Roll”! Loro hanno rappresentato(e rappresentano ancora oggi,anche se decimati dalle overdosi e tendenti alla musica tecno….) quello che ogni genitore non vuole veder fare da loro figlio…La storia dei Faster Pussycat, molto probabilmente la conoscete già, almeno spero…infatti è talmente lunga ed “eccessiva” che bisognerebbe scriverci un libro…

Quindi prendiamo subito in esame questo prodotto… che più che un disco , è una vera e propria bibbia della seconda ondata del rock and roll.

Il gruppo era formato oltre che dal grande Tamie Downe alla voce, da Greg Steele alla chitarra, da Eric Stacy al Basso, da Mark Michals alla batteria e da Brent Muscat alla seconda chitarra…

Il Lato A:, si apre con “Don’t change that song”… e si è subito catapultati in L.A.!Chitarre graffianti , attitudine sporca e punk , e vocals alcoliche e incazzate…. Sfido chiunque a rimanere impassibile! Chiaramente dilungarsi tanto su ogni canzone è abbastanza inutile(un po come per gli AC/DC…), qui c’è solo r’n’r, testi sessisti, alcolici e “allucinati”; ogni pezzo è un classico da scoltare fino alla nausa…. “Bathroom wall” , “Cathouse”, nome che il gruppo usò anche per il loro locale privato, aperto un giorno si e un mese no, la pula non era molto in sintonia con quello che il posto proponeva! “Shooting you down” , che con il suo riff così duro è il pezzo più tirato del disco, qui infatti si sconfina in territori prettamente metal o la grande e immensissima “Ship rolls in”, sono tutte fonti d’ispirazione per decine di giovani bands in cerca di successo.

Magari a livello tecnico qualcuno avrà qualcosa da ridire,ma per suonare semplice sleazy rock , servono più i pezzi incazzati e il riff giusto che la tecnica fine a se stessa…Comunque ero abbastanza titubante sullo scrivere o no una recensione su questo disco, ma se siete gente che non si fa tanti problemi ad ascoltare di seguito i Great White e i Sodom, allora questo disco è quel che fa per voi… purtroppo al giorno d’oggi troppi metallari hanno i paraocchi e non vedono più in la del loro genere, e “Faster Pussycat” è ancora qui a ricordarvi cosa vuol dire essere dei veri ROCKERS!

Fster Pussycat….. Per me, numero uno.

Side A:

1. Don’t change that song
2. Bathroom wall
3. No room for emotion
4. Cathouse
5. Babylon

Side B:

6. Smash alley
7. Shooting you Down
8. City has no Heart
9. Ship rolls in
10. Bottle in front of me

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