Recensione: Fight For The Rock
1986. Un anno in cui sono usciti dei lavori molto criticati e controversi in ambito hard’n’heavy, come Turbo dei Judas Priest, Somewhere In Time degli Iron Maiden, Raised On Radio dei Journey ed altri ancora. Venne pubblicato in questo anno particolare Fight For The Rock, l’album appunto più controverso dei Savatage.
La band si formò nel 1978 per volere dei fratelli Jon e Criss Oliva (rispettivamente voce chitarre, la formazione comprendeva anche Keith Collins al basso, poi rimpiazzato da Johnny Lee Middleton, e Steve “Doctor Killdrums” Wacholtz alla batteria). Esordirono con Sirens (1983), ottimo disco di hard’n’heavy roccioso, seguito dall’Ep The Dungeons Are Calling (1984) e da Power Of The Night (1985), secondo me uno dei migliori album mai incisi in ambito rock. Il quarto disco rilasciato fu questo Fight For The Rock. L’album in questione fu criticato dai fans per la svolta, imposta dai produttori, verso le sonorità più Hair Metal tipiche di quel periodo. Ciò non vuol dire che questo sia un album da buttare, anzi, sono presenti molti ottimi episodi.
Prendiamo la title-track, per esempio. Essa è caratterizzata da un heavy metal tosto e apprezzato anche dai fans che più storcono il naso sentendo parlare di questo disco, merito anche del magnifico riff di chitarra. Ottima la prova da parte dei due fratelli Jon e Criss Oliva, le due vere colonne portanti della band. Il disco prosegue con altre canzoni più tipicamente “Savatage” come la power ballad “Crying For Love”, “Hyde”, oscura e potente come poche, “She’s Only Rock’n’Roll”, un gradino più in basso rispetto alle altre canzoni, ma contenente comunque un ottimo guitar solo, e “Red Light Paradise“, unico pezzo veramente inutile.
Ma l’apice dell’album è “Edge Of Midnight“. Un intro sinistro di tastiera emozionante come poche e una prestazione micidiale da parte di Jon Oliva rendono questa canzone una tra le migliori scritte dai Savatage durante la loro ventennale carriera. Sono presenti anche due ripescaggi dall’Lp di debutto Sirens, ovvero “Lady In Disguise”, richiamante i Queen ed interpretata in una maniera diversa rispetto all’originale, e la ballad “Out On The Streets”, che, rivisitata in versione semi-acustica, rende molto più rispetto all’originale.
Per me è una grande emozione ogni volta che la ascolto, grazie al ritornello e all’ottimo guitar solo, tra i migliori che abbia mai sentito. A completare l’album due cover, “Day After Day” dei Badfinger, orecchiabile sì, ma abbastanza scontata e banale, e “Wishing Well” dei Free, rivista in chiave heavy. Due canzoni che potevano essere tranquillamente evitate, a mio avviso.
Questo è un album molto difficile da giudicare. Fight For The Rock non è mai stato apprezzato dai fans perchè presenta uno stile più da classifica, e ciò ha finito per sminuire la bellezza delle canzoni più prettamente hard’n’heavy che meritano davvero, che, come si può evincere dall’analisi del disco, sono numerose. Controverso, si, ma pur sempre Savatage…
Federico Reale
Tracklist:
01 Fight For The Rock
02 Out On The Streets
03 Crying For Love
04 Day After Day
05 Edge Of Midnight
06 Hyde
07 Lady In Disguise
08 She’s Only Rock’n’Roll
09 Wishing Well
10 Red Light Paradise
Line-up:
Jon Oliva – Vocals, Keyboards
Criss Oliva – Guitars
Johnny Lee Middleton – Bass
Steve Wacholtz – Drums
