Recensione: Flesh Torn – Spirit Pierced

Di Gianluca Fontanesi - 17 Giugno 2018 - 15:27
Flesh Torn – Spirit Pierced
Band: Nigredo
Etichetta:
Genere: Black 
Anno: 2018
Nazione:
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65

La Transcending Obscurity si sta piano piano imponendo come una delle migliori e prolifiche realtà underground a livello mondiale, complici uscite ben mirate e sempre di qualità medio/alta. Non è da meno nemmeno questo debutto a nome Nigredo che, per chi già vortica attorno all’universo dei grandiosi Ravencult, vanta in line up vecchie e gradite conoscenze.  Otto pezzi per quarantuno minuti di musica e il disco è servito: Flesh Torn – Spirit Pierced si rivela fin dai primi ascolti una prova di buon livello che farà felice diversi appassionati del genere e ovviamente proverà a conquistare anche i fan della band madre.

Parliamo di un black metal  piuttosto in your face e senza fronzoli, che va in totale controtendenza rispetto alle tinte pagane che tanto riescono ai greci di questi tempi: lasciate quindi perdere le atmosfere da Termopili e mitologia varia e preparatevi ad entrare in un universo più spietato, votato alla dissonanza e al soffocamento. L’opera dei Nigredo è ben prodotta e piuttosto curata sotto tutti i punti di vista; volendo viene anche servita in un bel cofanetto che ormai è un vero e proprio marchio di fabbrica della label indiana, che offre sempre materiale succoso a tutti i fan delle sue band. Il songwriting è forte, roccioso ma un po’ troppo monolitico: nell’arco del disco vi sono pochissime, anzi, praticamente nessuna variazione sul tema offerto e alla lunga arriva un po’ a stancare. Flesh Torn – Spirit Pierced è un prodotto che purtroppo pecca in longevità anche se molto probabilmente non è stato pensato per questo scopo. I riff sono arcigni e con progressioni di accordi laceranti che spaziano dal death’n’roll al black più puro; vi sono imbastiti molti arpeggi a dare atmosfera, qualche tremolo e il basso è ovviamente inesistente. La sezione ritmica pesta come un’ossessa tra blast beat e cavalcate varie e anche in questo senso ci si mette al servizio dei brani senza medaglie al valore o particolari guizzi. La voce è servita in scream senza variazione alcuna (tranne qualche urletto qua e là) e si mette sempre in luce con un’ottima e potente prestazione. L’insieme tutto sommato impatta bene con le orecchie dell’ascoltatore e di primo acchito arriva anche ad esaltare; se fatto suonare a volumi alti, Flesh Torn – Spirit Pierced qualche soddisfazione la regala eccome e il vostro odioso vicino di casa ci penserà due volte prima di suonarvi il campanello.

 Non manca di certo la rabbia quindi alla two men band greca; se avete quindi voglia di un po’ di sano macello senza starci troppo a pensare sopra, i Nigredo possono fare per voi. Qualche difetto però c’è ed è ben marcato, ma se si abbassano le pretese tutto passa in secondo piano e l’opera diventa godibilissima. Personalità e carisma poi arriveranno, per adesso va bene così. Provatelo!

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