Recensione: Fourging the Furnace

Di LeatherKnight - 1 Marzo 2003 - 0:00
Fourging the Furnace
Band: Halford
Etichetta:
Genere:
Anno: 2003
Nazione:
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68

Dopo esser stati con le mani in mano per mesi, vedendo alcuni componenti lasciare le fila della band, finalmente gli Halford con l’anno nuovo sono ritornati a farsi sentire con l’inizio del Crucible Tour 2003, partito dall’Isola del Sol Levante. Proprio per celebrare la riuscita del tour nipponico Rob ed i suoi hanno ben pensato di far uscire un mini cd (ultra limitato) distribuito solo durante i suoi concerti nella terra dei Samurai.

Oltre ad essere un bel gesto verso i propri fans giapponesi, “Fourging the Furnace” rappresenta un passaggio molto interessante dell’attività del Metal God. Riguardo le prime due tracks di apertura non c’è molto da dire: sono gli stessi identici brani suonati e registrati dalla formazione originale. Tuttavia il discorso prende un taglio nettamente differente se interpretiamo la scelta di inserire “Wrath of God” e “Handing Out Bullets” come un’esplicita presa di posizione rispetto a quanto sta accadendo in questi anni così esasperati. Al di là delle opinioni personali, credo proprio che vada lodato chi ha il coraggio di mostrare pubblicamente il proprio pensiero su argomenti così delicati. Almeno qualcuno lo fa…

Di nuovo ci imbattiamo in canzoni già note alle nostre orecchie: si tratta delle bonus tracks dell’edizione limitata europea dell’ultima fatica studio degli Halford. Musicalmente parlando, “She” e “Fugitive” non aggiungono nulla di eccezionale al repertorio della band; tuttavia rappresentano un bel regaluccio per i fans giapponesi che così si sono visti pubblicare ufficialmente su mcd due canzoni per le quali normalmente avrebbero dovuto ordinare una seconda copia di “Crucible” direttamente dall’Europa (figurati che sforzo…).

Senza dubbio desta maggiore curiosità la storia dei video; fin’ora l’unico filmato ufficiale degli Halford era “Made in Hell”: bello, carino, movimentato…ma non “eccezionale” al 100%. Almeno non come i due video qui presenti. Corrispondentemente ai pezzi a cui si riferiscono, in due semplici filmati (che insieme non raggiungono manco i dieci minuti) vengono racchiuse magistralmente le caratteristiche principali del mostruoso screamer e della sua nuova creatura musicale: furiosa rabbia, disperata intimità, durezza e autocelebrazione; il tutto condito con momenti di forte auto-ironia, innovazione e riflessione.

Se dovessimo qui descrivere criticamente in dettaglio “Betrayal” e “In The Morning”..ehm..sarebbe difficile intravedere la fine prima di un’altra ventina di paragrafi. Di conseguenza -in linea generale- è sufficiente dire che i video sono stati realizzati professionalmente; che non è poi così male vedere Rob avviluppato nel suo completo in pelle, seduto che canta una ballad acustica; che gli Halford non sono proprio la fotocopia di nessuno; e che tutto sommato Rob Halford ha ancora due o tre parole da dire al futuro.

Il mini si presenta bene con un artwork per niente malvagio. Il cd è anche in picture con il doppio profilo del Metal God (!!); tuttavia il voto è stato ridimensionato (oltre che per il relativo interesse dei fans “non-nipponici” nei riguardi di questa release) considerando anche il rapporto valore/prezzo tutt’altro che vantaggioso (20 dollari circa il solo minicd).

Piacevole l’ennesimo “scherzetto” ad opera di Rob Halford: il titolo (come ben saprete) trae origine dai primi versi della priestiana “Rapid Fire”. Per come ci ha abituati il Metal God, su questa inferenza c’è tanto da fantasticarci…

Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli

1) Wrath of God
2) Handing Out Bullets
3) She
4) Fugitive

video
1) Betrayal
2) In the Morning

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