Recensione: From the Eyes of Pain

Di - 30 Aprile 2002 - 0:00
From the Eyes of Pain
Band: Ingraved
Etichetta:
Genere:
Anno: 2001
Nazione:
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68

Il prodotto in questione è uscito già da un po’ però ho avuto modo di ascoltarlo solo di recente.
Demo di sole tre tracce per gli Ingraved, gruppo fortemente influenzato dal Death Metal tipicamente statunitense in pieno stile Morbid Angel. Non mancano anche forti influenze di stampo tipicamente Slayer e più thrashy rispetto al genere proposto per quanto riguarda il lavoro delle due chitarre che si avvalgono di suoni compressi e aridi come il genere vuole. Da questo punto di vista la produzione del promo fa davvero un buon lavoro tranne forse sul suono vocale reso sin troppo confuso.

Il gruppo, sotto il profilo prettamente ritmico fa un lavoro distruttivo e compatto, infatti il bassista Sandro Nannavecchia ed il batterista Mario Vitale (che non è un mio parente) denotano una preparazione tecnica molto valida e mostrano di saper suonare bene anche a tempi molto sostenuti.
Non si può dire la stessa cosa per il vocalist Antonio e le due chitarre Damiano e Gianluigi che convincono un po’ meno.
Il primo  forse anche penalizzato da un mix troppo pastoso, comunque non denota una grandissima sicurezza dietro al microfono, dando origine ad una prova che non colpisce per l’impatto e la violenza con cui dovrebbe.
Le due chitarre invece sono veramente troppo influenzate dalla coppia Hanneman/King tanto da risultare a volte non originali nel loro riffing e riportando troppe volte alla mente sonorità già esplorate.

Le canzoni picchiano duro ed in particolar modo la opener “Disconnect-dead” e la conclusiva “Erotikrist”.
Le chitarre triturano con riff veramente efferati e violenti, aiutate da un suono distorto e sanguinario.
Le ritmiche di basso e batteria anch’esse veloci e potenti sconquassano l’ascoltatore con la loro cattiveria.

In conclusione credo che il giusto impatto ci sia, ma che vada ulteriormente ampliato per raggiungere livelli competitivi. Le linee vocali dovrebbero essere studiate ulteriormente così come i riff portanti che in alcune situazioni possono risultare scontati.
Le esperienze che verranno acquisite con il passare del tempo andranno a migliorare questo gruppo che credo possa dire la sua in futuro.
Nota di merito per l’artwork del demo che ritrae un bel cranio innaffiato di sangue.

Francesco “madcap” Vitale

TRACK-LIST:

1.Disconnect-dead
2.Dark-Messiah
3.Erotikrist

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