Recensione: Full Pull

Di Fabio Del Negro - 13 Ottobre 2012 - 0:00
Full Pull
Band: Bullet
Etichetta:
Genere:
Anno: 2012
Nazione:
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83

Ogniqualvolta accade che una formazione si approccia al classic rock più sporco, molti storcono il naso, pronti a criticare la scelta del gruppo nell’essersi avvicinato troppo al sound delle grandi leggende.
Risulta oltremodo arduo non farlo, in effetti: dalla fine degli anni settanta sono passati quasi quarant’anni e di proverbiale “acqua sotto i ponti” ne è scorsa fin troppa, alimentata per lo più da realtà dotate di poca attitudine personale.

Non si potevano introdurre altrimenti i Bullet, novità svedese targata Nuclear Blast, che ben rappresenta nel concreto quanto esposto in apertura: una band che ha attinto tutto dai mostri sacri, fin troppo. Mantenendo però, per fortuna, una personalità a suo modo efficace e valida.
Il suono del quintetto è un promiscuo della potenza strumentale dei maestri AC/DC e della impressionante vocalità degli Accept ai tempi d’oro di “Balls to the Walls”.
Un matrimonio che rende gli svedesi un combo dal potenziale palesemente “distruttivo”, ben bilanciato tra caratteri di ottima professionalità, ma soprattutto spudoratamente marchiato dai tratti ruvidi del rock’n roll.

Ne è la prova la title-track posta al secondo gradino di questo tenace full-length: l’introduzione con chitarra, AC/DC senza mezzi termini, procede in sintonia insieme al cantato che esplode immantinente nel refrain poderoso. Qui i bassi non si risparmiano affatto: in sostanza il sound assume una forma rotonda al punto giusto, quasi a simboleggiare il classicismo delle incisioni rock.

“Running Away” evidenzia ancor più la matrice di stampo AC/DC fine settanta inizio ottanta, regalando due minuti relativamente rilassanti e cantabili.
Altro pezzo che segue la linea presa dalla progressiva potenza rock’n roll della title-track, è senza alcun dubbio “In the Heat”, il quale affonda tutti  i suoi artigli nella velocità d’esecuzione dei clichè solistici.
Tutti gli undici brani ad ogni modo, svolgono il doveroso lavoro con solerzia e personalità, con qualche oncia di potenza in meno per “Midnight Oil” e “Warriors”, episodi che sembrano calare di “autorevolezza” sonora.

Un disco d’oro insomma, di pregevole composizione sia artistica che personale, che urla a tutte le schiere rocker d’Europa che non ci stà proprio a farsi recludere in quella grossa cerchia di albumi dei quali si parlava in apertura. I Bullet del resto, hanno simboleggiato questa grande forza di volontà già dalla carismatica cover, presentata a sfondo nero con un leone che ruggisce.

Un disco da annoverare nella collezione di chiunque ami le sonorità accese e vigorose del selvaggio hard rock sporcato di heavy!

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Tracklist:

01. Midnight Oil
02. Full Pull
03. Running Away
04. All Fired Up
05. Rolling Home
06. In The Heat
07. High On The Hog
08. Rush Hour
09. Free Riding
10. Gutterview
11. Warriors

Line Up:

Hell Hofer – Voce
Hampus Klang – Chitarra
Erik Almström  – Chitarra
Adam Hector – Basso
Gustav Hjortsjö – Batteria
 

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