Recensione: Get Out of my Yard

Di Stefano Ricetti - 11 Gennaio 2007 - 0:00
Get Out of my Yard
Band: Paul Gilbert
Etichetta:
Genere:
Anno: 2006
Nazione:
Scopri tutti i dettagli dell'album
68

In un mercato strainflazionato come quello attuale mi chiedo che spazio possano avere degli album completamente strumentali come Get Out of My Yard, ultima fatica del chitarrista americano Paul Gilbert. Il suo nome è legato al passato in compagnia dei Racer X e dei Mr. Big oltre al fatto di essere endorser Ibanez da una vita. Da sempre considerato dagli addetti ai lavori una persona solare e positiva, in questi ultimi anni è riuscito a mantenere un atteggiamento ottimista nei confronti del mondo nonostante la sua costante perdita dell’udito, che lo costringe a sentire la musica a un volume bassissimo.

Tempo addietro Gilbert ha pubblicato alcuni album da solista, con fortune alterne, comunque sempre apprezzati dal pubblico dei chitarristi e dei fanatici di questo strumento. Va menzionato anche il DVD Space Ship Live, che ne immortala un concerto in studio con Paul agghindato a mo’ di conquistatore dello spazio… sicuramente kitsch ma di presa negli Usa, dove il chitarrista gode di un ragguardevole seguito.

Get Out of my Yard consta di tredici pezzi inediti e l’interpretazione di una composizione classica di Haydn, Symphony No. 88 Finale, dove Paul Gilbert ha creato il suono di un’orchestra con la propria chitarra, imparando tutte le parti di violini, violoncelli, contrabbassi, oboe, clarinetti,corni, flauti e bassi registrando molteplici tracce per ogni strumento. Come da lui dichiarato in un’intervista, questa completa operazione gli ha portato via solamente quattro giorni! In apertura dell’album vi è la title track, poco meno di due minuti di adrenalina pura e velocità. Gilbert l’ha descritta così: “i primi trentotto secondi di Get Out Of My Yard sono impossibili da suonare ma io ce l’ho fatta!”.

Sulle restanti tracce non aggiungo niente di più: si tratta di brani intensi, precisi e veloci -tranne la più tranquilla Marine Layer– a tratti interessanti che però prevedo possano realmente piacere a fondo solamente ai big fan di Paul Gilbert.                     

Stefano “Steven Rich” Ricetti

 

Ultimi album di Paul Gilbert

Band: Paul Gilbert
Genere:
Anno: 2010
77