Recensione: Gloria Perpetua

Di Nicola Furlan - 14 Agosto 2007 - 0:00
Gloria Perpetua
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Anno: 2007
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Gli Steel Raiser III nascono per mano dell’ex-Noble Savage Alfonso Giordano in collaborazione con l’ex-Valkija Gianluca Rossi, rispettivamente nei ruoli di cantante e chitarrista. “Gloria Perpetua” è l’EP di debutto di questo combo che lascia davvero poco su cui scervellarsi.

La musica composta dal duo richiama, fin dalle primissime note dell’opener Ride the Fire, le vincenti sonorità heavy che, “Defenders of the Faith” – e questo per non voler scomodare masterpiece dal nome di “Painkiller” –, hanno saputo stampare nella memoria di ogni metaller che, nel corso degli anni, ha vissuto grandi band, su tutte appunto i Judas Priest.

Un mix di speed metal ed heavy metal vecchia scuola riesce a riportare alla memoria il flavour vintage di inizio anni 80 dando conferma di quanto gli albori del metal abbiano saputo dare contributi artistici pressochè indiscutibili. Qui gli stilemi più caratteristici vengono elaborati armoniosamente: ritmiche ed assoli sono abbracciati con forza rendendo compatti tutti i settori delle quattro canzoni qui proposte. Ho citato non a caso la band di mr. Halford perchè di Judas qui se ne sente parecchio. La velocità di esecuzione è sostenuta, i refrain sono di discreta presa e la melodia non lascia sensazioni di incompiuto facendo trapelare, quindi, una certa e consolidata spontaneità esecutiva.

Mi hanno colpito specialmente le prime tre proposte di tracklist (in particolare la opener Ride the Fire e Princess of Babylon) per i suddetti motivi, mentre ha lasciato un pò di amaro in bocca la title track per il suo ostentare una certa epicità che, però, non riesce a plasmarsi nei bagliori che ci si aspetta di contemplare dai fuochi di una cruenta battaglia musicale. Anche i comparti vocali sanno di forzato e la mancanza di assoli di un certo pregio lascia un pò di vuoto.

Buona la produzione capace di mettere in evidenza arrangiamenti e le doti tecniche di Alfonso Giordano specialmente quando l’ugola punta sugli alti.

Nel complesso è possibile immaginare gli Steel Raiser III come una realtà che mastica bene lo speed metal che, per tale motivo, può sicuramente compiacere chi di tale genere non è mai sazio. Mi permetto di consigliare di osare ancora di più, perchè la sostanza non manca, ma forse un pò di acceleratore ancora non ci starebbe male. Diciamo che come esordio non è niente male.

Nicola “nik76” Furlan

Tracklist:

01 Ride the Fire
02 Gears of War
03 Princess of Babylon
04 Gloria Perpetua

    

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